TURANO La vedova Mondori muore senza conoscere la verità

Suo marito Pietro venne ucciso nel 2001 nella tabaccheria di famiglia da un rapinatore rimasto sconosciuto

È morta a 89 anni senza aver mai saputo chi fu a uccidere suo marito. Aldina Fontana è mancata alla fine della settimana scorsa, dopo una vita a Turano, in cui non sono mancate grandi prove da superare. La guerra ha segnato la sua infanzia, poi ha dovuto affrontare l’omicidio del marito, Pietro Mondori, avvenuto il 21 gennaio del 2001 durante una rapina nel bar tabaccheria di famiglia. Ex muratore in pensione, nativo di Secugnago, dava anche lui una mano nell’attività e quella sera, trovandosi nel retrobottega, aveva provato a fermare il rapinatore, mai identificato, che gli sparò. Fu un episodio che aprì un periodo di paura per il paese, al tempo amministrato dal padre dell’attuale sindaca, Emilio Casali. Dopo quell’esperienza il bar chiudeva prima e la gente tendeva a chiudersi in casa. «Con la signora Aldina se ne va un pezzo di storia del nostro paese, tanto che anche la sezione di Turano dell’Anpi ha voluto raccogliere la testimonianza di questa donna nel libro “I bambini e la guerra” pubblicato lo scorso 25 aprile - spiega la sindaca Susanna Casali -. Se ne va una signora forte e di valori solidi, che seppur colpita da una violenta tragedia familiare ha saputo reagire. Ci lascia una grande eredità morale. L’amministrazione è vicina alle figlie e a tutti i familiari».

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