![Dopo la chiusura di quella storica dei fratelli Ciceri a fine anno, Marialuisa Fogliazza ha fatto richiesta al distributore per la vendita dei giornali (Gozzini) Dopo la chiusura di quella storica dei fratelli Ciceri a fine anno, Marialuisa Fogliazza ha fatto richiesta al distributore per la vendita dei giornali (Gozzini)](https://storage.ilcittadino.it/media/photologue/2024/1/17/photos/cache/torna-ledicola-nella-bottega-di-viale-trento-trieste-cosi-s_Swmsnfg_v3_large_libera.webp)
Cronaca / Basso Lodigiano
Lunedì 22 Gennaio 2024
Torna l’edicola nella bottega di viale Trento Trieste: «Così Santo Stefano tornerà ad avere i quotidiani»
Il negozio in via Trento Trieste di Marialuisa Fogliazza diventa un “presidio di democrazia”
![Dopo la chiusura di quella storica dei fratelli Ciceri a fine anno, Marialuisa Fogliazza ha fatto richiesta al distributore per la vendita dei giornali (Gozzini) Dopo la chiusura di quella storica dei fratelli Ciceri a fine anno, Marialuisa Fogliazza ha fatto richiesta al distributore per la vendita dei giornali (Gozzini)](https://storage.ilcittadino.it/media/photologue/2024/1/17/photos/cache/torna-ledicola-nella-bottega-di-viale-trento-trieste-cosi-s_Swmsnfg_v3_large_libera.webp)
Da giovedì 18 gennaio Santo Stefano Lodigiano ha di nuovo la sua edicola. Dopo la chiusura di quella storica dei fratelli Ciceri a fine anno, Marialuisa Fogliazza della bottega di via Trento Trieste ha fatto richiesta al distributore per la vendita dei giornali - «non volevo lasciare sprovvisto il paese» – e così da alcuni giorni, accanto a maglie e biancheria intima, tabacchi, biglietti del lotto e di tutto un po’, sono spuntati anche quotidiani e riviste. In paese la bottega è un luogo di ritrovo. Perché ci si può trovare davvero di tutto e perché si respira aria di casa. Ad aprire il negozio è stata la madre di Marialuisa nel 1971, lei, la figlia, aveva appena tre anni. E ci è praticamente cresciuta qui dentro. «Aveva rilevato una piccola merceria, poi abbiamo costruito casa con sotto il negozio e io sono cresciuta dietro il banco - racconta la commerciante -. Mia madre era una donna speciale, di una bontà e di un calore inimitabili. “Andiamo dall’Angela” diceva la gente…». A portarsela via è stato il Covid, a marzo 2020. Appena esplosa la pandemia. Marialuisa lavorava già in negozio e oggi portare avanti l’attività ha per lei anche il significato di non spegnere quello che era stato il sogno della madre. In ogni caso a Santo Stefano per indicare la bottega la si chiama ancora così: “da Angela”. Nel 1977 ha incorporato anche la licenza tabacchi. Ed ora è diventata edicola. «Mi rendo conto che è impegnativo – ammette la titolare -. Prima aprivo alle 7.30 e adesso alle 7 sono già qui ad aprire e sistemare i giornali, ma sarà che il discorso della carta stampata mi ha sempre attirata e lo faccio volentieri». Davanti al computer, intanto, appunta le prenotazioni: c’è già chi le ha chiesto questo o quel quotidiano, con o senza allegato. Presto li imparerà a memoria. Intanto segna con carta e penna.n
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