SANTO STEFANO Chiesto l’intervento di un avvocato per sbrogliare la matassa della scuola materna

Il caso L’apertura dell’asilo resta appesa a un filo, mentre alcuni genitori hanno deciso di iscrivere i loro figli altrove

Un legale per sbrogliare la matassa della scuola materna. La sindaca di Santo Stefano Marinella Testolina non demorde e si appoggia a un avvocato per uscire dall’impasse in cui è ormai da giorni la trattativa con l’attuale gestore San Bassiano. «Sono la prima a voler risolvere la situazione e a capire l’importanza dell’asilo nel nostro paese, ma ho precisi obblighi istituzionali e legali che non posso disattendere nell’interesse di tutta la cittadinanza e della legalità - afferma -. Ci sono molte questioni che dobbiamo approfondire e ho incontrato molte difficoltà vista l’assenza del segretario che poteva fornirci consulenza giuridica-amministrativa, tanto che abbiamo deciso di rivolgerci a un legale». Parole che dipingono il quadro in cui sindaco e giunta si trovano a operare, alle prese con i limitati mezzi di un piccolo comune e in più, come già ripetuto più volte dalla prima cittadina, con i cordoni della borsa tirati: il risarcimento dovuto alle eredi Ghiringhelli (per la causa intentata contro l’amministrazione comunale) pesa sul bilancio dell’ente. E del resto sono stati gli stessi uffici comunali a esprimere parere negativo sulle condizioni dell’accordo proposto dall’associazione San Bassiano. Parere non vincolante, come ha tenuto a sottolineare la responsabile dell’area amministrativa del Comune, diffidando il sindaco dall’addossare ai funzionari la responsabilità dell’eventuale chiusura della scuola. Parere di cui Testolina e i suoi però non possono non tenere conto. Mentre i giorni passano e tra una settimana scadranno i termini per iscrivere i bambini al prossimo anno scolastico, tanto che alcuni genitori hanno inserito i loro figli in altre scuole materne della Bassa, rassegnati all’idea che non ci sia più niente da fare.

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