San Rocco, mille pazienti senza medico entro fine anno: «L’Ats trovi una soluzione»

Il sindaco lancia l’allarme

Dal 1° novembre tra i 400 e i 500 cittadini di San Rocco al Porto resteranno senza il medico di base in paese. E ai primi di dicembre toccherà ad altri 400/500. Lo stabilisce la legge, che per i giovani medici prevede un massimale di 1000 pazienti. Tutto bene, se non fosse che i dottori Ivano Perazzoli e Alberto Corsetti, subentrati a due medici storici di San Rocco al Porto, hanno ereditato né più né meno i loro assistiti e hanno esercitato finora con 1400/1500 pazienti a testa. «Un paradosso» taglia corto il sindaco Matteo Delfini, che da settimane è in contatto con Ats per sbrogliare la matassa e chiede una deroga almeno per la popolazione più anziana. Ma non nasconde la preoccupazione: «Uno dei nostri medici, il dottor Perazzoli, dovrà scendere dai 1400/1500 pazienti a quota 1000, questo perché sta ancora compiendo degli studi e non può avere un numero superiore – spiega il primo cittadino -. Questo comporta che tra l’1 e il 2 novembre l’elenco dei suoi pazienti sarà completamente azzerato e le persone dovranno accedere tramite fascicolo sanitario elettrico alla sezione “scelta o revoca del medico” oppure prendere appuntamento con l’Agenzia per la tutela della salute per riscegliere lo stesso medico. Ma la matematica non è un’opinione e un certo numero di persone resterà senza medico o dovrà cercarlo fuori paese, con tutte le difficoltà del caso. Inoltre questa situazione potrebbe ripresentarsi a dicembre anche per l’altro medico, il dottor Corsetti». L’auspicio del sindaco è che prima di quella data Ats trovi una soluzione, ma ciò non toglie che a giorni metà dei sanrocchini farà a gara per accaparrarsi il medico. Perché sarà una battaglia sul tempo: chi accederà prima al fascicolo sanitario infatti potrà mantenere lo stesso dottore, mentre gli altri dovranno cercarlo nel circondario. «Speriamo che Ats trovi delle soluzioni per queste persone che attraverseranno un periodo di difficoltà a reperire un altro medico, dal momento che anche in giro non sono tantissimi – conclude Delfini -. Nel frattempo abbiamo chiesto ad Ats di concedere almeno agli over 70 un passaggio in automatico, ma non abbiamo ancora il benestare ufficiale e contiamo di avere notizie lunedì».

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