Cronaca / Basso Lodigiano
Venerdì 21 Novembre 2025
La “castellana” mette in vendita mobili e gioielli di Villa Litta
ORIO LITTA L’antica dimora aprirà le porte per quattro giornate dedicate al commercio di oggetti, arredi e curiosità
Se per magia iniziassero a parlare racconterebbero storie e intrighi e segreti che nemmeno possiamo immaginare: un fascino fiabesco avvolge le antiche dimore e con esse gli oggetti che le abitano. Così si preannuncia un’occasione irripetibile l’apertura straordinaria al pubblico di villa Litta Carini a Orio Litta, nelle giornate di sabato 29 e domenica 30 novembre e poi di nuovo sabato 6 e domenica 7 dicembre, per lo sbaracco di oggettistica, articoli natalizi e da regalo, mobilio antico e moderno, attrezzature per allestimento e curiosità varie, che saranno messi in vendita a un prezzo d’affare. Il sabato l’apertura è dalle 15 alle 19, mentre la domenica dalle 11 alle 18. Celebrata per la sua storia in articoli di giornale e pubblicazioni, battuta all’asta nel 2021 niente meno che da Sotheby’s (salvo restare invenduta) e infine al centro dell’operazione di acquisto di AF Ferrari, villa Litta si prepara a cambiare di nuovo pelle. E in attesa di scoprire il progetto che i nuovi investitori hanno in mente, l’ultimo weekend di novembre e il primo di dicembre saranno probabilmente l’ultima occasione per entrare liberamente nelle antiche stanze e lasciarsi ammaliare dagli oggetti del vivere quotidiano, tramandati nei secoli oppure più recenti, che hanno accompagnato le biografie di chi qui ha vissuto. La “Sala delle feste” tornerà ad incantare. E l’invito è a rivolgere lo sguardo all’insu per ammirare gli affreschi settecenteschi. Costruita nella seconda metà dei Seicento per volere di Antonio Cavazzi della Somaglia e poi ampliata nella seconda metà del Settecento, successivamente la villa ha visto diversi passaggi di mano. Fino agli ultimi proprietari, i Carini, che hanno provveduto al restauro della dimora, prima della decisione di venderla. Tra i personaggi illustri passati di qui restano inviolati il garbo aristocratico del re Umberto I e la fama di bon vivant del compositore Giacomo Puccini.
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