«Grazie alla dottoressa Rancati: per i suoi pazienti c’era sempre»

CODOGNO Il medico in pensione dall’1 agosto, due assistite scrivono al Cittadino

«La dottoressa Rancati è come quei medici di una volta, che venivano a casa e davano supporto anche morale ai pazienti e ai famigliari. Ha fatto tanto bene...» dice la codognese Ersilia Caserini, ex infermiera dell’ospedale psichiatrico di Codogno oggi quasi 80enne, e paziente della dottoressa Fausta Rancati, medico di medicina generale dal 1° agosto in pensione. E bisogna immaginarla la signora Ersilia, che insieme all’amica Grazia Corradi, anche lei paziente di Rancati, si dicono che la “storia” non può finire così. E insieme scrivono il loro grazie al medico e contattano questo giornale per farlo pubblicare. “I pazienti sono particolarmente grati alla dottoressa Fausta Rancati per aver svolto la sua difficile attività di medico di famiglia per molti anni con grande sensibilità, professionalità e umiltà, dimostrando sempre rispetto per la dignità della persona dell’ammalato, sia sotto l’aspetto fisico che morale e spirituale. Grazie anche alla sorella Rosy e al dottor Pietro Lombardo per la loro costante collaborazione e la vicinanza ai malati” scrivono parlando a nome dei “pazienti” senza nemmeno citare il proprio, di nome. Perché la vita è davvero quella cosa qui. Fai il tuo dovere, ma lo fai bene. E c’è chi ti è riconoscente e lo vuole dire. Lo vuole “ur-la-re”. Non è a dire il vero il caso di Ersilia e Grazia, che il loro messaggio lo hanno recapitato in punta di piedi. Quasi sottovoce. Ma l’intenzione. Il desiderio in fondo cos’è se non quello di dirlo al mondo intero: “Grazie dottoressa, grazie”.

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