ESCLUSIVO «IL CITTADINO»/Inchiesta Covid, la ricostruzione delle prime ore: «I dubbi del ministro Speranza sulla zona rossa nella Bassa Lodigiana»

Il sindaco di Codogno Francesco Passerini ripercorre le ore convulse dopo la scoperta del paziente Mattia Maestri

«Speranza mi disse per tre volte: “È sicuro sindaco? È sicuro sindaco?...”. Mi è rimasto impresso, lo ricorderò per tutta la vita». È il 21 febbraio 2020 e a Milano, all’unità di crisi convocata in Regione, il sindaco Francesco Passerini incontra il ministro della Salute Roberto Speranza. Sono le 18-18.30 e il sindaco di Codogno non ha ancora chiuso occhio. Ha trascorso la sua notte più lunga, quella della scoperta del paziente 1 Mattia Maestri all’ospedale cittadino. Quella in cui emette le tre ordinanze - tre non una, come per brevità è stato riportato da tutte le cronache -, di chiusura con effetto immediato degli uffici comunali, degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, di pubblico intrattenimento e i luoghi di ritrovo e assembramento del pubblico (a puro titolo esemplificativo: discoteche, sale da ballo, sale giochi, impianti sportivi utilizzati per pubbliche manifestazioni, si legge testualmente). Nonché la sospensione delle lezioni in scuole e asili.

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