Codogno ricorda Sergio Ramelli, ucciso a 19 anni perché era di destra

MEZZO SECOLO FA Il giovane lodigiano morì a Milano, la città della Bassa era stata la prima a dedicargli una strada

Codogno

Un’iniziativa senza simboli di partito, perché il ricordo di Sergio Ramelli sia comune. Si è tenuta lunedì sera in sala Santelli a Codogno un’iniziativa dedicata al giovane che morì il 29 aprile 1975 a seguito di un’aggressione a colpi di chiave inglese da parte di giovani della sinistra extraparlamentare vicini ad Avanguardia Operaia. «È il primo di una serie di eventi nel lodigiano in occasione dei 50 anni dalla morte di Sergio - ha spiegato il presidente provinciale di Fratelli d’Italia Francesco Filipazzi -. Non abbiamo messo il simbolo del partito pur essendo gli organizzatori perché la memoria deve essere comune e nazionale. Abbiamo scelto Codogno perché nel 2001 è stato il secondo comune italiano a dedicare una via a Sergio». «Ho sempre vissuto con appartenenza questa storia, oggi anche come padre», ha detto l’ex coordinatore cittadino Fabio Bozzi, capogruppo in consiglio comunale.«Sono poco più giovane di Sergio - ha detto Elisa Gualteri, coordinatrice Fdi Lodi Città, luogo di sepoltura di Ramelli -; in quegli anni eravamo in pochissimi di destra ed era molto pericoloso partecipare anche ad un’assemblea a scuola. Dopo l’omicidio mio padre decise di mandarmi in un’università privata». Per la consigliera regionale Patrizia Baffi «È una storia che deve appartenere a tutti, perché il valore di quello che ci ha lasciato assume forza ed eternità solo se riusciamo a fare un’opera di divulgazione condivisa e partecipata. Vogliamo che i nostri figli abbiano la libertà di dire come la pensano senza essere oggetto di pregiudizio e violenza».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Mario Rossini

1 mese, 3 settimane

Per l'epilogo dei miei commenti sul quotidiano, vorrei ricordare a chi GIUSTAMENTE rivendica il perpetuo ricordo di fatti delittuosi accaduti un centinaio di anni fa e che sicuramente non torneranno mai più a ripetersi, di dedicare qualche ora per vedere la serie tv ESTERNO NOTTE, che narra ciò che accadde in Italia negli "anni di piombo". Chi ha qualche anno come me, ricorderà sia l'omicidio di Ramelli avvenuta nel 1975 ad opera di militanti di estrema sinistra, sia l'omicidio di Aldo Moro che avvenne nel 1978 ad opera delle B.R. Pur essendo un serial tv e non il dogma assoluto, narra fatti accaduti quando governava la Democrazia Cristiana. I tumulti di piazza con mobilitazioni studentesche inneggianti le B.R., con devastazioni e con slogan gridati anche ora e mai passati di moda, rivolti contro uno stato fascista (la DC ?) e inneggianti alla rivoluzione proletaria. Ora, con ciò che accade come allora, è più verosimile un ritorno al 1920 o al 1975 ? Ve saludi tuti...

Caricamento
Mario Rossini

1 mese, 4 settimane

Inviterei i commentatori ad informarsi della storia di questo giovane, prima di scrivere le solite frasi insignificanti. Qui si parla di un giovane che all'epoca aveva idee totalmente opposte alla maggior parte degli studenti del Molinari. Era scritto da poco tempo al Fronte della Gioventù e svolgeva il ruolo di referente del movimento presso l’istituto e pur non nascondendo le sue posizioni politiche non si era segnalato per fanatismo. Era noto alla Questura di Milano solo per affissione abusiva ma non aveva precedenti penali. Non aveva partecipato ad aggressioni, risse o minacce e non aveva attaccato manifesti né distribuito volantini a scuola, come stabilito dalle inchieste della magistratura. Scrisse un tema scolastico, poi trafugato al professore e affisso a scuola, che esprimeva condanna alle Brigate Rosse e una nota di biasimo verso il mondo politico per l'uccisione di due militanti del MSI nella sede di Padova. Per questo l'assemblea studentesca lo condannò a morte.

Caricamento
Pinco Pallino

1 mese, 4 settimane

Ti invito a rileggere i post,invece di fare il professorino "sotuttoio". Nessuno ha messo in discussione o in ridicolo la morte di un giovane,che è sempre drammatica. Ma la strumentalizzazione della figura,e ripeto,che le persone sedute in quella sala,sono rimaste chiuse in casa,quando si è trattato di commemorare Giacomo Matteotti,altissima persona barbaramente assassinata dalle persone i cui riferimenti politici sono eredi del fascismo. Punto,questa non è un opinione,ma storia.

Mario Rossini

1 mese, 3 settimane

... Ho solo cercato di condividere ciò che sapevo di questa persona ed il motivo per cui è stato aggredito a morte da una decina di "fascisti rossi". ....... Punto, questa non è un'opinione, ma la SUA storia. E quella dell'articolo è la SUA storia e non quella di Matteotti, pur essendo stato anch'egli ucciso da "fascisti neri". Alla fine, tutte le commemorazioni, che è giustissimo ricordare indipendentemente dal personaggio che viene rievocato, non sono una sorta di strumentalizzazione agli occhi dell'opinione pubblica come ad esempio le sorelle Boccalini ?

Oscar Bobbio

1 mese, 4 settimane

La morte dovrebbe unire....e invece......

Caricamento
Mario Rossi

1 mese, 4 settimane

<>... quindi quello che si vede nell'immagine di apertura è solo un ciuffo di capelli tricolore, non un "sottile" richiamo alla fiamma tricolore di missina memoria (e tuttora nel simbolo di FdI)...

Caricamento
Mangoose15

1 mese, 4 settimane

È meglio guardare queste cose che ti dice un certo partito, o meglio lavorare affinché tutti i cittadini stiano meglio? Perché quello che guardi tu adesso nn è un problema, mentre il potere di acquisto, le bollette, il carrello della spesa ora sono un problema, e sempre a quel partito che ti istruisce di queste cose nn frega niente, cioè del ns benessere nn gliene frega niente. Però contento tu....

Mario Rossi

1 mese, 3 settimane

@Mangoose, il mio commento (purtroppo monco di una parte, non so per quale motivo) si riferisce al fatto che viene detto che non si è voluto mettere nessun simbolo di partito, quando nell'immagine di apertura si vede chiaramente, nel volto stilizzato sullo schermo, il richiamo alla fiamma tricolore, oggi nel simbolo di FdI, eredità del MSI. Il fatto in sé non lo trovo scandaloso, assolutamente, in fondo per quell'area politica Ramelli è un simbolo. Però se il richiamo è così palese ma si dice che non ci sono simboli di partito, allora è una presa in giro. Al di là dell'appartenenza politica. E lo dico da essere pensante, non perché "istruito" da un partito. (Anche perché, diciamocela tutta, il partito a cui probabilmente stai pensando non è che sia un consesso di menti così brillanti!)

Mangoose15

1 mese, 4 settimane

.... e senza dichiarazione di antifascismo? senza avere apertamente dichiarato che il Manifesto di Ventotene è la bibbia dell'Europa? (quel documento che vuole abolire la proprietà privata, che vuole imporre la rivoluzione "socialista", anche ed eventualmente con la violenza, ai danni dei cittadini che non la pensano così) Non va mica bene... è uno scandalo....(naturalmente sto scherzando).

Caricamento
Pinco Pallino

1 mese, 4 settimane

Che strano. Dove erano questi figuri,quando quest' anno si è commemorato Giacomo Matteotti? Lui sì,simbolo di libertà di espressione, barbaramente assassinato dai riferimenti storici di queste persone.

Caricamento
Mangoose15

1 mese, 4 settimane

...ognuno fa le commemorazioni che vuole e che gli aggradano ( e gli convengono), nn lo sai ancora? Discorsi come il tuo, su chi c'era e quando, sono inutili e populisti, senza costrutto