CODOGNO Per la passerella della stazione spunta un documento del 1920: servono 460mila euro, ma al Comune tocca solo la manutenzione

Il sindaco pensa di doversi rivolgere alla Corte dei Conti per un chiarimento: l’immobile è di Rfi e l’intervento è straordinario

Il futuro della passerella in stazione appeso a una convenzione di oltre un secolo fa. Risale infatti al 1920 l’accordo stipulato tra Rfi e Comune di Codogno in base al quale Ferrovie ha presentato un progetto di riqualificazione della passerella che oggi chiede all’amministrazione comunale una compartecipazione per 470mila euro. Cifra “monstre” che l'amministrzione Passerini sarebbe anche disposta a versare, purché vi sia la certezza di poterlo fare. E qui arriva il “bello”. L’antica convenzione infatti poneva a carico del Comune la manutenzione ordinaria. Ma qui siamo nell’ambito della manutenzione «iper-straordinaria», per citare letteralmente le parole del sindaco Francesco Passerini, che tiene a chiarire: «La nostra ragioneria ha posto dei dubbi sul fatto che possiamo spendere dei soldi su un bene che non è patrimonio comunale, perché dovremmo dare contributi a un altro ente, ma ci sono obblighi normativi da rispettare – precisa -. La passerella è stata costruita nel 1919 e la convenzione è del 1920, il concetto è che non siamo in un contesto di manutenzione ordinaria ma si entra nella straordinaria». Per questo il Comune ha chiesto un parere ad Anci. Ma più per una consulenza che altro, perché l’unico organismo il cui parere sarà vincolante è la Corte dei Conti. Ed è alla magistratura contabile che Codogno dovrà infine rivolgersi.

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