CODOGNO Non vedente entra alla Lidl con il suo cane guida ma viene cacciato

Carlo Manini è deciso a presentare querela, la replica del market: «Solo un invito a evitare contatti con i cibi»

Da 10 mesi sono sempre al fianco: Carlo Manini e il suo labrador Venom, un cane guida per ciechi che gli è stato donato dai Lions di Limbiate e che «viene con me al supermercato, al bar con gli amici, in chiesa, al cimitero» racconta il 62enne non vedente di Codogno. Deciso a presentare querela contro il supermercato Lidl di via Leonardo da Vinci a Codogno, dove venerdì sarebbe avvenuto un episodio spiacevole. «Ero con mia figlia e avevamo appena cominciato a fare la spesa quando ho sentito urlare: “Si fermi” - racconta -. L’addetta mi ha gridato che il cane non poteva entrare e di uscire subito, al che ho riposto che non poteva cacciarci perché è un cane per ciechi, ma ha continuato a urlare, tra lo stupore dei clienti che hanno sentito, e qualcuno è intervenuto a prendere le mie difese». Una scena, riferisce Manini, per lui umiliante. «Ho chiesto di poter parlare con un superiore, ma mi sono sentito rispondere che non c’era - sottolinea -. Sarebbe bastato che l’addetta mi prendesse da parte e facesse due chiacchiere, invece di mettersi a urlare in mezzo alla gente. Giro tutti i supermercati di Codogno e nessuno mi ha mai detto niente. Mi sono sentito veramente malissimo, ho finito di fare la spesa e ce ne siamo andati». Manini è deciso a non lasciar correre: «Ho contattato l’Unione ciechi di Lodi e sono intenzionato a presentare querela».

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