CASALE Dopo la polemica sul latte di capra, la proposta di adottare i cuccioli

Le Camosciate cerca per i maschi un futuro che non sia il macello

Non c’è latte animale senza uccisione di cuccioli. È l’amara verità che emerge a seguito della polemica (ora non più visibile) che ha preso vita sulla pagina Facebook del sindaco di Casale Elia Delmiglio. Alcuni giorni fa, il primo cittadino aveva annunciato lì che nella casette del latte di Casale e Zorlesco è disponibile anche quello di capra prodotto dall’azienda agricola Le camosciate di San Tommaso di Mezzana Casati e il post, insieme ai commenti di apprezzamento, ha ricevuto anche quello di Dario Bignami - noto attivista per i diritti degli animali, di Casale - che ha evidenziato che la produzione del latte di capra comporta lo sgozzamento dei capretti. Parole forti, usate per mettere in evidenza che le capre, come qualsiasi altro mammifero, non producono latte automaticamente, ma solo a seguito di una gravidanza e per questo i cuccioli rappresentano un peso per un’azienda che produce latte, che li manda al macello.

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