BASSA La visita di Letizia Moratti lascia una coda di polemiche

L’assessore di Regione Lombardia era stata a Codogno per la Casa della Comunità, e a Casale per il Centro per la cura dei disturbi alimentari

Un’operazione di maquillage da campagna elettorale. Così la segretaria del Pd e consigliera di opposizione Maria Cristina Baggi etichetta la pseudo-inaugurazione della casa di comunità mercoledì a Codogno, alla presenza della vicepresidente della Regione Letizia Moratti: «Il nostro ospedale ha porte di un colore nuovo, pareti con colori sgargianti e qualcuno prova a farmi notare anche che ci sono i salottini delle sale d’attesa nuovi. Hanno solo fatto l’ennesima operazione di maquillage a ciò che già c’era e che con la stessa mano ci avevano tolto negli anni – attacca Baggi, presente due giorni fa al taglio del nastro -. Oggi vengono a “venderci” un prodotto pieno di operatività, pur lasciando tanti dubbi: con quali medici pensano di riattivare queste prestazioni? Con quali infermieri? Hanno tolto per decenni e ora ci vogliono far credere che ci ridaranno qualcosa». La consigliera dem torna a denunciare le criticità irrisolte: «A Codogno, come ha finalmente sottolineato anche il sindaco, manca l’ortopedico e manca oramai da mesi. Quindi abbiamo un pronto soccorso da mesi monco, ma abbiamo le porte colorate di verde. Quale il senso!? Credo che i nostri cittadini e i cittadini di tutta la bassa meritino più rispetto e non solo queste belle presenze e passerelle». Critiche che puntano a svelare le vere ragioni della visita della Moratti: «Per il centrodestra regionale vale di più l’apparenza e non la sostanza, soprattutto ora che la partita alla presidenza della Regione si è aperta».

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