
Cronaca / Basso Lodigiano
Domenica 01 Giugno 2025
2 giugno 2020, Mattarella a Codogno - La studentessa, il comico, il filosofo e gli ex sindaci: «Codogno ha vissuto una giornata epocale» - La galleria fotografica
Il ricordo La memoria di cinque anni fa attraverso le voci di cinque codognesi che hanno vissuto quel giorno
Codogno
“Viva il Presidente Sergio Mattarella”, l’urlo dei tanti codognesi che il 2 giugno 2020 si radunarono in piazza XX Settembre e davanti al cimitero. E lui - la più alta carica dello Stato - , partito da Roma poche ore prima e arrivato a Codogno a rendere omaggio alla forza di una città e di un territorio. «Ricorda ancora quella giornata? E cosa è rimasto da allora?».

Lo abbiamo chiesto al comico e scrittore, al filosofo e intellettuale, a un paio di storici ex sindaci, all’adolescente quel giorno fotografata raggiante su un balcone di piazza XX Settembre, abbracciando idealmente nelle loro riflessioni i pensieri di una comunità.

«Eccome se ricordo quel giorno. Sono sicuro che stia nella mente di ogni codognese; ognuno a ripensarlo con la propria sensibilità ma senza dubbio incasellato nella memoria»: ne è certo Maurizio Milani , cabarettista colonna portante dell’iconica stagione dello Zelig, oggi soprattutto scrittore e collaboratore storico del quotidiano “Il Foglio”. Quel 2 giugno Milani era nella propria casa a seguire la diretta che Rai 1 stava facendo di quel che accadeva a qualche centinaio di metri dalla sua abitazione. «Solennità ed empatia insieme, questo fu la visita di Mattarella. Un suo gesto mi commosse in particolare: dopo aver sostato davanti alla corona deposta nell’atrio d’ingresso del cimitero, tutti pensavano che uscisse e invece ecco il “fuori programma”, il Presidente che si volta verso l’interno e si porta sul limitare del primo campo, onorando in piedi tutti i morti lì sepolti. Ricordo che ho pensato: omaggia anche mia mamma e mio papà, i miei nonni, che se l’avessero saputo in vita che un Presidente della Repubblica li avrebbe onorati della sua preghiera non ci avrebbero creduto. Da pelle d’oca». Per Milani, momenti così accompagnano per sempre. «Per noi codognesi è un pezzo di storia d’eccezione. Spetta a noi non farlo sbiadire».
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