MULAZZANO Le gemelle dei record fanno festa: hanno soffiato su 94 candeline

«Siamo sempre state identiche, neppure papà ci riconosceva, ogni anno il nostro compleanno è sempre più speciale». Originarie della frazione mulazzanese di Quartiano, a parlare sono le gemelle dei record Tina e Lina Rancati, che ieri hanno soffiato su ben 94 candeline. «Ultime di sette figli, siamo nate il 4 gennaio 1930, nessuno immaginava che sarebbero venute al mondo due gemelle - raccontano scavando nei ricordi del passato -. E invece è andata davvero così: siamo sempre state identiche, neppure papà Edoardo era in grado di riconoscerci». Per non parlare delle interrogazioni a scuola: quando una delle due non era preparata, veniva puntualmente sostituita dall’altra, la maestra non si accorgeva mai di nulla. «A complicare ancor di più le cose ci si metteva il nome simile - continuano -. Tra i vicini di casa, la domanda era sempre quella: “Ma tu sei Lina o Tina?”. Per farci riconoscere dovevamo indossare due fascette di colore diverso». Dopo aver trascorso l’infanzia e la giovinezza a Quartiano, dove quella dei Rancati era una storica famiglia di macellai, Tina e Lina hanno messo su famiglia: oggi vivono la prima a Milano e la seconda a Melegnano, ma nel tempo la somiglianza non è mai venuta meno. «Basti pensare a quanto avvenuto qualche anno fa - continuano -, quando ci siamo sottoposte al medesimo intervento chirurgico a qualche mese di distanza l’una dall’altra. “Ma lei non era già venuta a farsi operare?”, ci hanno chiesto stupiti medici e infermiere. Quando abbiamo detto che eravamo gemelle, all’inizio non credevano ai loro occhi». Il resto è storia della giornata di ieri, quando Lina e Tina hanno festeggiato i 94 anni. «Come del resto avviene ogni anno, anche stamattina (ieri ndr) ci siamo telefonate per scambiarci gli auguri - concludono le gemelle dei record, che hanno tuttora parenti a Mulazzano, Tavazzano e Montanaso -. Nelle prossime settimane ci ritroveremo per festeggiarlo con figli e nipoti, ogni anno che passa il nostro compleanno è sempre più speciale».