Arrivano altri soldi per il raddoppio del ponte di Zelo

Dalla Regione Lombardia cinque milioni di euro per l’infrastruttura

Dieci milioni di euro dalla Regione per coprire i costi aggiuntivi del ponte di Bisnate e apertura della gara d’appalto per la sua realizzazione entro il 2025. Con l’obiettivo di raddoppiare a due corsie per senso di marcia la viabilità sopra il fiume Adda tra Spino d’Adda e Zelo Buon Persico, ossia tra le province di Lodi e Cremona. Cinque milioni sono già stati assicurati dall’assessorato alla Infrastrutture; altri cinque milioni saranno reperiti nel bilancio previsionale 2024, grazie all’interessamento del consigliere regionale Marcello Ventura (Fratelli d’Italia). La Provincia di Cremona ha già messo sul piatto 7 milioni di euro, destinando i fondi ricevuti dal ministero per la manutenzione dei ponti del territorio. Mancherebbero quindi solo 5 milioni di euro per completare il finanziamento per un’opera da 38 milioni per cui erano già disponibili 16 milioni di euro. L’obiettivo è quello di ottenere il via libera del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess) entro il 2025, per poi procedere alla verifica tecnica del progetto e all’indizione della gara, che la Provincia di Cremona ha già programmato di svolgere con la formula dell’appalto integrato. I lavori di riqualificazione interesseranno un tratto di un chilometro e mezzo di lunghezza nei comuni di Spino e Zelo Buon Persico, compreso il ponte attualmente in disuso, che verrà consolidato e destinato al transito dei mezzi agricoli e come percorso ciclopedonale. Il termine previsto per la conclusione e l’apertura al traffico del nuovo ponte è il 2028. Il raddoppio della Paullese è un’opera attesa da anni dai pendolari e dalle imprese che utilizzano questa strada per i loro spostamenti e trasporti. Si tratta di una delle arterie più importanti della Lombardia, che collega tre province, ma che registra quotidianamente una forte congestione del traffico, soprattutto nei pressi del ponte sull’Adda, oggi un vero e proprio collo di bottiglia. Il raddoppio del ponte consentirà di aumentare la capacità di flusso della strada, migliorando la sicurezza e la fluidità della circolazione, e di ridurre le emissioni inquinanti dovute alle code e alle soste. Si tratta quindi di un intervento strategico per lo sviluppo economico e sociale del territorio, che potrà beneficiare di una maggiore accessibilità e competitività.

© RIPRODUZIONE RISERVATA