Il Comune sega due querce sane dopo che una donna è scivolata sulle foglie secche

A CAVACURTA «Ma una manutenzione come andava fatta sarebbe costata migliaia di euro e le avrebbe comunque fatte morire»

Castelgerundo

A Cavacurta due querce sono in piena salute ma troppo ingombranti, il Comune di Castelgerundo le fa abbattere e l’ex sindaco e architetto Pierangelo Medri va all’attacco: «A mio parere è un atto delinquenziale». Gli alberi della discordia sono i due che fino a ieri crescevano in piazza della Pace a Cavacurta, di fronte al municipio. E a farli piantumare era stato nel lontano 1989 proprio l’ex primo cittadino Medri. Che ieri, assistendo inerme all’abbattimento, si è recato immediatamente in municipio a chiedere spiegazioni. E anche a fronte della risposta che esisteva una delibera, non è riuscito a contenere il suo sdegno: «Sono due alberi sanissimi e chi ha ordinato questo taglio sta compiendo uno sfregio, perché quella piazza è stata progettata con quegli alberi - tuona -. Le querce non hanno mai fatto danno a nessuno, l’unico impegno che davano erano le foglie da pulire, e non si capisce il perché abbatterle. Per poi spendere altri soldi per piantarne di altre, che faranno ombra fra chissà quanti anni». Interpellato il sindaco Daniele Saltarelli, la scelta avrebbe però più di un motivo: «Le due querce si sono sviluppate in maniera importante vicino agli edifici e una in particolare, nel corso degli anni, ha sempre dato problemi. I residenti del condominio si lamentano da sempre, senza contare che due mesi fa una signora è caduta sulle foglie umide e siamo in ballo con le assicurazioni per il risarcimento - spiega -. Le querce avevano raggiunto una dimensione tale per cui gli stessi addetti del verde ci hanno spiegato che una manutenzione come andava fatta, avrebbe significato spendere qualche migliaio di euro e in più le avrebbe condannate a morte».

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