Zucchetti toglie il velo al nuovo Pirellino

Rinasce il grattacielo: si chiamerà La Torre di Lodi

Addio Pirellino, nasce La Torre di Lodi. Che tra vetri, specchi d’acqua, comfort, risparmio energetico e suggestioni estetiche ingloberà di fatto lo storico grattacielo cittadino, trasformandolo con le più avanzate tecnologie architettoniche e accogliendovi in esclusiva un unico grande inquilino, il gruppo Zucchetti, società leader in Italia nell’informatica e padrona dello stabile di via Grandi.

Il progetto, nell’aria da tempo e dai costi top-secret, verrà presentato il 2 marzo prossimo al Politecnico di Milano dal famoso architetto Marco Visconti, artefice della rivoluzione. «Una perfetta armonizzazione tra sensibilità architettonica e sostenibilità tecnologica», annuncia orgogliosa la Zucchetti, che per l’occasione sarà rappresentata dal presidente del comitato di direzione Zucchetti, Antonio Grioli; e della quale “Il Cittadino” è in grado di anticipare alcuni aspetti su quella che, di fatto, sarà la nuova “casa” della più importante software house della penisola. I lavori, innanzitutto: le date di apertura e chiusura del cantiere non sono ancora state ufficializzate, ma la volontà è di iniziare “subito” e di finire entro tre anni.

Di rivoluzioni urbanistiche connesse all’opera, peraltro, non ne sarebbero previste: quattordici erano e quattordici resteranno i piani d’altezza, e per il parcheggio dipendenti e clienti continueranno a usare quello del centro commerciale sottostante. Alla fine, i rinnovati uffici arriveranno a ospitare circa 300 persone: il tutto in un contesto che, senza demolizioni-choc, attraverso le soluzioni studiate da Visconti darà comunque un volto completamente nuovo all’oggi vetusto Pirellino.

«La cultura di far sempre meglio ci ha spinto a scegliere un architetto eccezionale - promette Domenico Zucchetti, patron dell’azienda informatica lodigiana -. Come potrete vedere, idea creativa, linee, materiali, costituiranno il miglior contenitore per la diffusione anche visiva dello spirito della Zucchetti, che ha fatto e continua a fare dell’innovazione e della ricerca dell’eccellenza le proprie linee guida. L’opera aiuterà sicuramente la creatività di chi lavora perché un ambiente bello e piacevole stimola maggiormente la nascita di nuove idee».

Fondata sui concetti di sostenibilità e risparmio energetico, la Torre di Lodi avrà la forma di un grande minerale trasparente. Più accattivante, già dall’esterno, dove i visitatori saranno accolti da una zona a uso pubblico arricchita da specchi d’acqua e aree verdi; e più confortevole, dentro, dove il concetto di “benessere” di chi usufruirà degli uffici sarà legato a doppio filo con la ricerca dei consumi bassi ed eco-rispettosi, con isolamento termico, ventilazione naturale a “camino solare”, energie rinnovabili, protezione solare e tanto, tanto verde dentro e fuori dal palazzo.

Il quale, già sede in passato della Provincia e di altre società, avrà una nuova scala e due nuovi ascensori, nonché due nuovi ingressi; uno per i dipendenti, al piano terreno direttamente collegato a parcheggi e mezzi pubblici, e uno per i visitatori, al primo piano, con bella vista su prati e fontane. Al colpo d’occhio, nell’intento del suo progettista, il volume fluido e traslucido del palazzo verrà avvolto dalla luce del sole in maniera calibrata, a seconda delle diverse esposizioni: mentre le linee vibranti dell’edificio, come da concetto, simboleggeranno a mo’ di “onde cerebrali” il lavoro intellettuale dei suoi ospiti.

Un tuffo nel futuro, sulle basi del passato, capace di armonizzarsi con ciò che gli sta attorno, valorizzandolo: e bello, almeno sulla carta, da fare contare i giorni verso la sua nascita.

Addio Pirellino, nasce La Torre di Lodi. Che tra vetri, specchi d’acqua, comfort, risparmio energetico e suggestioni estetiche ingloberà di fatto lo storico grattacielo cittadino, trasformandolo con le più avanzate tecnologie architettoniche e accogliendovi in esclusiva un unico grande inquilino, il gruppo Zucchetti, società leader in Italia nell’informatica e padrona dello stabile di via Grandi

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