Voto a Lodi, la Lega pronta a candidare Sara Casanova

Per le elezioni comunali la Lega nord punta su Sara Casanova. Ex segretario cittadino del Carroccio, 39 anni, di professione architetto, il suo nome è stato proposto nel corso del vertice del centrodestra. Dopo settimane di attesa, i “lumbard” hanno sciolto le riserve e rivendicato il candidato sindaco per il Comune di Lodi, una mossa che rispetta gli accordi regionali all’interno della coalizione. E che quindi tiene conto di un quadro più ampio, quello lombardo, che vede al voto oltre a Lodi anche altre due città capoluogo, Monza e Como.

Il summit si è tenuto lunedì sera ed erano presenti sia esponenti di Forza Italia (il segretario Oscar Fondi e Gino Biasini), i rappresenti della Lega nord (tra cui Alberto Segalini) e i gruppi civici Cominetti con al tavolo proprio la loro leader, Giuliana Cominetti. Questo era il secondo incontro organizzato in vista dell’appuntamento elettorale in città. E il Carroccio ha messo sul piatto il suo candidato, proponendolo agli alleati.

Ma al momento non è stato trovato alcun accordo e il confronto è stato rimandato ad una data successiva, per dare il tempo sia a Forza Italia che ai gruppi civici di fare i dovuti approfondimenti e confrontarsi con la base.

Dopo i nomi circolati nelle ultime settimane, tra cui quello del consigliere regionale Pietro Foroni e di altri esponenti della società civile, il Carroccio ha deciso di scommettere su di una figura di partito.

Non è detto però che sulla candidatura il centrodestra riesca a raggiungere un’intesa. In campo c’è anche il consigliere comunale uscente di Forza Italia, Lorenzo Maggi, che avrebbe già pronte delle liste civiche per sostenerlo nella sua ambizione di scalare palazzo Broletto.

Difficile che possa, dopo mesi di campagna di ascolto dei cittadini e di gazebo per i quartieri, mollare tutto e fare un passo indietro. I vertici del suo partito, in prima fila il consigliere regionale Claudio Pedrazzini e poi Oscar Fondi, dovranno decidere a questo punto da che parte stare: continuare a sostenere la corsa di Maggi, che rischia di portare a uno strappo, o cercare di convincere il consigliere comunale uscente e piegarsi ad un incarico come “numero 2” nella corsa verso le urne.

Appoggiando l’avventura di Maggi, Forza Italia verrebbe meno agli accordi regionali e a questo punto non è escluso che possa arrivare persino un “richiamo“ dall’alto, da parte della coordinatrice lombarda Mariastella Gelmini. Di certo le “frizioni” lodigiane non sono piaciute ai piani alti del Carroccio.

Al momento, comunque, la possibilità di una spaccatura non è ancora stata scongiurata. Uno scenario che potrebbe avere conseguenze anche sul gruppo civico di Giuliana Cominetti.

Per il momento le liste dell’ex vicesindaco non hanno espresso opposizione alla proposta della Lega, ma restano alla finestra a guardare quanto succede. E non è escluso che in caso di rottura da parte di Maggi o della stessa Forza Italia, anche Cominetti possa fare alcune riflessioni e rivedere la propria posizione all’interno della coalizione. Cominetti, infatti, prima che il Carroccio mettesse sul piatto il nome di Sara Casanova, aveva comunque intenzione di proporre agli alleati dei possibili candidati, “pescando”, con tutta probabilità, tra la schiera degli ex consiglieri comunali. La situazione è in forte evoluzione e non sono escluse sorprese nelle prossime ore.

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