Villanova, l’ex sindaco raccoglie firme per tenere una banca in paese

La Bcc appare intenzionata a chiudere tra pochi mesi

Emilio Boriani, in passato, e per diciannove anni, sindaco alla guida di Villanova del Sillaro, alla chiusura dello sportello locale della banca Bcc Centropadana proprio non ci sta. Con una raccolta firme che ha già toccato quota 160 sottoscrizioni, Boriani non ha nessuna intenzione di arrendersi: «Trentadue anni fa, con l’amministrazione comunale avevamo fatto una vera battaglia pur di avere la banca in paese». Un traguardo che si è rivelato importante per tutta la comunità, per le attività commerciali e anche per il Comune per cui svolge ancora oggi il servizio di tesoreria. «Ma dopo la fusione, quella che era la Bcc di Borghetto che garantiva cinque giorni di apertura alla settimana, ci ha visti passare alla Bcc Centropadana con la riduzione a tre giorni - commenta l’ex sindaco Boriani -. E ora, l’intenzione è di chiudere definitivamente per la fine di giugno». Tante le perplessità di Boriani che non riguardano solo i 250 correntisti in paese che non avranno più garantito un servizio, ma anche per la ricaduta economico-sociale sul territorio: «Senza più la filiale, per qualsiasi movimento bancario i cittadini di Villanova e Bargano dovranno spostarsi in quelle più vicine con un introito che si sposterà in altri paesi: da un caffè da bere al bar, all’acquisto del pane o del giornale». L’obbiettivo: raggiungere almeno duecento firme da far protocollare in Comune e presentarle al direttore presso la sede generale di corso Roma a Lodi: «Invito i cittadini a presentarsi sabato 12 e 19 marzo presso il mio studio in via Sant’Angelo 3/5 a Bargano muniti di documento di identità per dare il loro contributo». (ha collaborato Lucia Macchioni)

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