
Eppur qualcosa si muove sotto il cielo stellato di una provincia troppo spesso definita sonnolenta. Se pur non si può parlare di “movida” («quella vera è solo a Milano e forse non esiste più nemmeno lì» dicono gli addetti ai lavori), tra Lodi e dintorni nascono e si trasformano imprese dedite al divertimento. Uno degli ultimi ingressi nel panorama del Lodigiano by night è quello del Gold Luxury Club, locale nato sulle ceneri dell’ex Honky Tonky nella zona industriale di Lodi Vecchio. Tenuto a battesimo alla fine di ottobre dai due titolari, i fratelli Mirko ed Enzo Erasmo, 25 e 29 anni, già impegnati nell’azienda di famiglia che a Caselle Lurani lavora nel settore ortofrutticolo, il locale è nato come discoteca in un territorio «che non ha offerte simili - spiega Mirko, il più giovane dei due -: abbiamo deciso di puntare su marchi importanti come Cavalli Vodka e il Blu Beach, noto locale di Porto Rotondo, con cui organizziamo festa a tema». Il Gold è aperto solo il venerdì (si entra da mezzanotte in poi e la clientela è un po’ più adulta, dai 25 ai 30 il range d’età) e il sabato sera in cui le porte si aprono molto prima e dalle 22.30 la sala si riempie di giovanissimi. In entrambe le serate, l’ingresso è omaggio per le donne fino all’una, poi si può spendere per un biglietto tra i 10 e 15 euro, a seconda. «Abbiamo deciso di creare qualcosa che non esisteva prima - spiega ancora Mirko - e i risultati di questo primo mese ci dicono che abbiamo imboccato la strada giusta. Anche la location non è scelta a caso: abbiamo individuato contesto industriale che richiama quello di molti locali di Milano».
Insomma, secondo i titolari del Gold, «i lodigiani hanno una mentalità particolare e, come tutti, comprano anche con gli occhi». Divani di pelle bianchi, qualche inserto zebrato nello stile Cavalli, un privè dove prenotare un tavolo al costo di 20 euro a testa, «in cui sono compresi liquori di qualità». Se c’è una discoteca che apre, ce n’è un’altra che cambia pelle. Finita la stagione estiva, della folla al Pergola Dream Village rimane solo il ricordo. Il maxi complesso sulla via Emilia, che ospita tre ristoranti, un cocktail bar (chiuso nella stagione invernale) e una discoteca (L’Etoile), è pronto a cambiare pelle con una nuova proposta che sostituirà la discoteca. Si chiamerà Just e aprirà le porte venerdì: «Sarà una disco dinner - annuncia il titolare Giovanni Samarati -: la formula è quella della cena a cui segue la serata con musica che si rivolgerà ad un pubblico più adulto. Con la discoteca abbiamo avuto solo problemi che spesso nascono dal comportamento di ragazzini maleducati».
Il nome di Samarati è legato a un altro locale che ha scritto in qualche modo la storia dell’intrattenimento lodigiano ovvero il Gipsy che fino a qualche tempo era di stanza al centro commerciale My Lodi di via Grandi. Ora chiuso, riaprirà con lo stesso nome e una nuova gestione, in mano ai due figli di Giovanni Samarati, in via Selvagreca. «Con il Gipsy abbiamo inventato una formula di successo - ha detto lui -, che univa il buon cibo alla musica. Punteremo su quello». ll cantiere della “movida” dunque è ancora in movimento.
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