Viaggio negli orti da smantellare a Lodi: alcuni sembrano case di fortuna
IL SOPRALLUOGO Funzionari del Comune e agenti di polizia locale hanno passato in rassegna tutti e 51 gli appezzamenti di terreno di via Piermarini
Buona parte degli appezzamenti erano già aperti. E alcuni sembravano anche abbandonati dagli occupanti. Per metà circa - che invece erano ancora chiusi - si è passati alla linea dura, con la forzatura di lucchetti e barriere di fortuna. Nuovo sopralluogo agli orti abusivi di via Piermarini a Lodi, questa mattina di martedì 18 novembre, nell’ambito di interventi e verifiche conseguenti all’ormai nota ordinanza del Broletto del 25 giugno scorso per lo sgombero e il ripristino ambientale dei luoghi.
Funzionari del Comune di Lodi e agenti di polizia locale del comando di via Cadamosto hanno passato in rassegna tutti e 51 gli appezzamenti di terreno occupati abusivamente da decenni e recintati, per verificare nel dettaglio la consistenza degli insediamenti e la presenza di ulteriori strutture realizzate tutte senza titoli autorizzativi sull’area posizionata nella fascia di rispetto della ferrovia. Un viaggio tra costruzioni simili ad abitazioni di fortuna - con tanto di bagno, cucina con forno e piano cottura, e camera da letto, ma anche corrente e acqua in arrivo da pozzi nei pressi degli accessi - , depositi di rifiuti, arnesi da lavoro abbandonati, in cui però non c’era quasi traccia degli occupanti.
Contro l’ordinanza, alcuni ortisti hanno scelto la via del ricorso al Tar per l’annullamento dell’ordinanza contestata. Il Tribunale amministrativo regionale della Lombardia si è già espresso sull’istanza cautelare dando ragione al Broletto e l’ordinanza rimane quindi pienamente efficace, in attesa dell’udienza di merito.
L’approfondimento sul “Cittadino” di mercoledì 19 novembre
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