«Via Lodino non è un ghetto, ma vorremmo più attenzione»

Lodi, mette in collegamento la città bassa e il centro: traffico, pulizia e sicurezza i problemi maggiori

Via Lodino torna a far parlare di sé dopo le segnalazioni avvenute dai negozianti che chiedono più interventi in campo a favore di una strada in pieno centro storico che però risulta dimenticata da opere di manutenzione e decoro urbano. A tal proposito, le voci dei commercianti fanno luce su diverse criticità della zona, tra l’altro già espresse in occasione di un appuntamento on line andato in scena nel mese di febbraio con il vice sindaco Lorenzo Maggi: a cominciare dal manto stradale ammalorato, fino all’assenza di un impianto di videosorveglianza che possa garantire una maggior sicurezza lungo la strada.

«Solo pochi mesi dopo l’apertura del bar sono stato vittima di un tentato furto – commenta Davide Neotti, titolare della tabaccheria Unicorn -. Una telecamera c’è – specifica – ma solo di fronte alla banca e non è sufficiente». Ma la sua testimonianza è anche quella di una persona con una disabilità fisica per via di una malattia genetica rara che ha compromesso i polmoni: «Con una funzionalità polmonare pari al 30 per cento – spiega Neotti –, non posso fare lunghe camminate ma ci sono solo tre parcheggi destinati agli invalidi, tra l’altro sempre occupati da chi non ne ha diritto». E oltre al danno, la beffa per due sanzioni dal totale di 140 euro per aver parcheggiato nei pressi del passo carraio di una casa disabitata.

Segnalato, invece, da Giuseppe Gullì titolare de “Il 71 cafè bistrot”, l’assenza di un parcheggio destinato alle biciclette: «I miei clienti tutti tra i 20 e i 50 anni, usano regolarmente le due ruote per spostarsi – dichiara – per cui capita in estate di avere anche 15 bici sul marciapiede, che impediscono il passaggio».

Più decoro, arredi urbani e un tocco di verde che possa illuminare una strada desolata, tra rifiuti abbandonati nei pressi dei cestini e una viabilità che lascia un po’ a desiderare. «Con i parcheggi su entrambi i lati – commentano i negozianti – i furgoni che passano abitualmente o la corrierina spesso faticano a transitare».

Tra l’altro una fatiscente fermata del bus è stata da poco collocata nei pressi del bar, senza neppur una panchina per gli anziani che abitualmente si spostano coi mezzi in direzione ospedale.

E anche Simone e Agostino titolari del parrucchiere Moda Giovane rivendicano interventi che possano ridare decoro a via Lodino una volta per tutte.

Un bell’esempio di convivenza tra culture, invece, emerge dalla voce di Mary, Lorena e Ambra Galani titolari del negozio di abbigliamento donna e uomo, da tre generazioni residenti in zona Maddalena.

«Non è giusto etichettare via Lodino con stereotipi negativi – commentano le tre sorelle -. È come un piccolo borgo a sé dove convivono diverse realtà e c’è anche una bella collaborazione tra negozianti e residenti. Occorrerebbe solo più pulizia, illuminazione e maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine».n

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