Un’altra materna con l’amianto

È la scuola Akwaba di via del Chiosino,ma non ci sono pericoli

Un’altra scuola materna con l’amianto. Dopo il plesso per i bimbi di San Gualtero, questa volta è il caso dell’Akwaba di via del Chiosino, in zona San Fereolo a Lodi. I sopralluoghi hanno confermato la presenza di eternit sul tetto. I risultati dei controlli sono stati comunicati ai genitori e agli insegnanti tramite un avviso della stessa direzione didattica. «Non vi sono situazioni di pericolosità: purtroppo tanti edifici costruiti nei decenni scorsi hanno questi problemi - si legge nel testo a firma del dirigente scolastico, Massimo Iovacchini -. L’assessore comunale Brunetti ha dato ampie rassicurazioni sul fatto che, pur non essendoci rischi immediati (essendo le lastre esterne, isolate e in buono stato di conservazione, non deteriorate), queste problematicità sono e saranno seguite dall’amministrazione comunale con la dovuta priorità».

Sull’argomento si sono anche tenute delle riunioni (in sede di consiglio di circolo e con le rappresentanti di sezione) e sono state fatte delle verifiche puntuali.

«A breve verranno monitorati oltre al tetto anche gli altri elementi (come i pavimenti, ndr), che, pur non dando i problemi sollevati altrove (vedi scuola San Gualtero, ndr) meritano comunque un adeguato controllo - informano dalla direzione scolastica del terzo circolo didattico - quindi presto si realizzerà questa diffusa azione di controllo e poi le azioni successive». La scoperta di “cemento-amianto” è avvenuta a seguito di un monitoraggio che è partito su iniziativa di palazzo Broletto. È stata avviata infatti una campagna per controllare gli edifici di proprietà pubblica, al fine di esaminare se ci sono elementi che possano essere dannosi per la salute degli utenti.

In particolare quando viene programmato un intervento di manutenzione ordinaria o straordinaria presso uno degli edifici scolastici, si coglie l’occasione per verificare anche l’eventuale presenza di amianto, visto che la maggior parte delle strutture per gli alunni di proprietà comunale è stata realizzata intorno agli anni Settanta. La procedura è stata seguita anche per la scuola Akwaba, dove l’estate scorsa è stato realizzato un impianto con pannelli fotovoltaici. «Questo intervento ha dato modo di esaminare la natura e lo stato di conservazione delle coperture, rilevando appunto la presenza di amianto - fanno sapere dal comune -. A quel punto sono stati disposti accertamenti più approfonditi, di carattere specialistico, finalizzati a valutare le effettive condizioni delle coperture: gli esiti di questi accertamenti hanno appurato che non esistono problemi di dispersione, né quindi preoccupazioni per la salute di chi frequenta l’edificio. Di questa situazione è stata tempestivamente informata la direzione didattica della scuola e il 9 marzo l’assessore alle opere pubbliche Enrico Brunetti ha partecipato a una riunione del consiglio d’istituto per illustrare la questione».

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