Una moneta coniata 350 anni fa a Fombio venduta a Dallas per 130mila dollari

L’Imperial Baronia della Bassa aveva una zecca, è un raro esemplare d’oro coniato però con gli stampi usati di solito per gli esemplari d’argento

Battuta all’asta per 130mila dollari una moneta Teodoro della “zecca” di Retegno. Del peso di 34,5 grammi, d’oro zecchino purissimo (percentuale 998 millesimi), fu coniata nel 1666 e, stranamente, sui coni usati di solito per le monete d’argento, da cui il rovescio con l’effige classica dei Trivulzio recante i tre profili di un uomo giovane, adulto e maturo raggruppati nell’unica volta con attorno l’iscrizione “unica mens”. Peculiarità che ne accresce il valore, come spiega Vincenzo Anelli, ex sindaco di Fombio e appassionato di numismatica che nelle sue peregrinazioni lungo le rotte delle monete da collezione ha scovato la “Teodoro” da dieci zecchini battuta il 25 marzo scorso all’asta negli Stati Uniti a Dallas per la cifra di 130mila dollari.

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