Una folla commossa ha salutato Cècu

(27 gennaio) «Il viaggio di Cècu, tra un nigul e un ragg de sul, è arrivato a compimento». All’uomo, il poeta, il cantastorie, che tanto ha lasciato al Lodigiano, ha detto il parroco di Montanaso don Stefano Grecchi, è arrivato, questa mattina, il saluto e l’abbraccio commosso di tantissimi lodigiani che si sono riuniti nel parrocchiale di San Giorgio a Montanaso per i funerali. Tanto che la chiesa non è stata sufficiente ad accogliere tutti i fedeli. Accanto ai familiari, alla moglie Alba, ai figli Simona e Luca, anche sindaco di Montanaso, ai nipoti amatissimi, tante autorità del territorio, per l’ultimo omaggio «all’uomo della tradizione - ha detto ancora il parroco - a chi ha tramandato ad altri la passione per la vita e per il teatro in dialetto, per un tempo che sembra tradito da quello di oggi».

(26 gennaio) Si susseguono le parole di cordoglio e i ricordi di Cècu Ferrari, amatissimo attore, poeta e scrittore, interprete del dialetto e dello spirito lodigiano. In lutto il mondo della cultura e quello delle istituzioni, ma sono numerosi anche i semplici cittadini che ricordano la sua figura, magari riprendendo le sue parole, trascrivendo una sua poesia su Facebook. Cècu è morto improvvisamente ieri mattina e la sua salma è stata portata nella casa di Montanaso, mentre i funerali si terranno domani alle 10 nella chiesa parrocchiale.

(25 gennaio) Si è spenta oggi la voce della poesia e del teatro in dialetto lodigiano. Antonio Cècu Ferrari è morto all’ospedale Maggiore di Lodi, dove era stato ricoverato ieri dopo essere stato trovato privo di sensi nelle campagne di Montanaso. Scrittore, attore, instancabile organizzatore di eventi culturali e innamorato del dialetto lodigiano, Antonio Ferrari (ma per tutti era Cècu, il suo personaggio con il cappello e i baffoni, voce della saggezza contadina) ieri pomeriggio era uscito per la sua consueta passeggiata in bicicletta, quando è stato probabilmente colto da un malore ed era caduto a bordo della strada, in un fosso. Le sue condizioni sono subito apparse gravi e a nulla è valso il ricovero in ospedale. Cecu aveva 74 anni.

«Il viaggio di Cècu, tra un nigul e un ragg de sul, è arrivato a compimento». All’uomo, il poeta, il cantastorie, che tanto ha lasciato al Lodigiano, ha detto il parroco di Montanaso...

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