Una candela per celebrare sette suore

Una candela accesa portata in processione all’altare, per ogni vita consacrata che festeggia un importante anniversario di professione religiosa. È iniziata così sabato pomeriggio al Carmelo la celebrazione dei Vespri solenni, alla vigilia della Giornata mondiale per la Vita consacrata.

Suor Maria Pia Cavedoni e suor Onesta Gritti delle Figlie dell’oratorio e suor Silvia Dordoni delle suore di Carità ricordava i sessant’anni di vita religiosa; cinquant’anni di consacrazione per suor Miriam Pagnin delle suore di Carità; venticinque per suor Daniela Contarin delle Figlie dell’oratorio. E le consorelle hanno portato all’altare una candela anche per chi non ha potuto essere fisicamente presente: suor Luisa Lizzori e suor Rosa Menozzi delle Figlie dell’oratorio, rispettivamente 60 e 50 anni di professione solenne. Nella festa della presentazione di Gesù al Tempio, Giovanni Paolo II volle ricordare tutti i consacrati. E anche nella diocesi di Lodi sono presenti consacrati e consacrate laici, oltre a religiose e religiosi, molti dei quali sabato hanno partecipato ai Vespri presieduti dal vescovo di Lodi. C’erano poi monsignor Claudio Baggini, vescovo emerito di Vigevano, don Giampiero Chiodi delegato vescovile per la vita consacrata, monsignor Gabriele Bernardelli cappellano al Carmelo.

«È il Signore che vi ha scelti, lui vi ha chiamati e voi avete risposto «Eccomi» -, ha detto monsignor Merisi -. Voi aiutate tutti a coltivare l’attesa della sua venuta. Come ha detto Papa Francesco, i religiosi devono essere capaci di svegliare il mondo». E Merisi ha aggiunto, citando una frase di Santa Teresa d’Avila riportata da Giovanni Paolo II nel 1997: «“Che sarebbe del mondo se non vi fossero i religiosi?” Siate lampade ardenti e viventi». Le Carmelitane inoltre hanno cantato durante il Vespro e infine hanno ospitato tutti per un rinfresco negli ambienti accessibili ai fedeli. Suor Eliana Flores Solar, delle Figlie di Sant’Anna, segretaria Usmi, ha concluso ringraziando chi festeggiava l’anniversario: «Grazie per il dono della vostra vocazione, che ci edifica tutti».

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