
Se l’inverno resta ai box, lo smog schiaccia sull’acceleratore. A bloccare la gelida scia del freddo è un anomalo anticiclone che ha deciso di stazionare su tutta l’Europa, così il ponte dell’Immacolata sarà caratterizzato da nebbia e nubi basse.
Il vero problema, però, è rappresentato ancora una volta dalle polveri sottili, che ormai da più di una settimana sono schizzate alle stelle: nella città del Barbarossa la settimana è iniziata con il Pm10 a 84, quando il limite è 50, un valore poi salito a 99 il martedì, 98 il mercoledì e 50 il giovedì; i dati si riferiscono alla centralina posizionata nel traffico, in viale Vignati, e fanno parte del bollettino Arpa (Agenzia per la protezione dell’ambiente). La stessa sorte, ovviamente, è toccata ai paesi vicini, la giornata nera si è verificata martedì 1 dicembre, quando a Bertonico, Codogno e San Rocco le polveri sottili sono volate sopra la soglia di 90 microgrammi per metro cubo.
Nel capoluogo è da mercoledì 25 novembre che l’aria è irrespirabile, con valori sempre oltre la soglia, una situazione che si è mantenuta stabile per quasi tutto il mese, al di là di qualche rara eccezione.
Gli esperti di 3bmeteo.com hanno delineato lo scenario dei prossimi giorni. «Continua il lungo periodo di tempo stabile con assenza di precipitazioni e clima tutto sommato mite a causa di un super anticiclone che dominerà per i prossimi giorni in Italia ed in Europa», a dirlo è Francesco Nucera, il quale aggiunge: «Anche il ponte dell’Immacolata sarà sotto l’anticiclone; le condizioni meteo in Italia saranno tutto sommato stabili ma non del tutto soleggiate. Un lieve indebolimento dell’alta pressione, infatti, potrà determinare una maggiore presenza nuvolosa con un tempo nel complesso variabile ma con pochi effetti. Qualche debole e isolata pioggia o pioviggine sarà comunque possibile, in particolare su centrali tirreniche, Liguria e Sardegna orientale. Altrove nubi irregolari e schiarite, più ampie sul basso versante adriatico. Ci sarà ancora la possibilità di nebbie o foschie su pianure e vallate. Le temperature subiranno un lieve calo ma saranno ancora sopra media».
C’è una ragione se il freddo non soffia ancora in pianura come dovrebbe: «L’Europa è sotto un vasto campo di alte pressioni che domina su mezzo continente e mantiene lontano mantiene lontano l’inverno dal nostro Paese - concludono da 3bmeteo.com -. In queste condizioni di stabilità e con scarsa ventilazione si dovrà fare i conti anche con l’accumulo di sostanze inquinanti nei grossi centri urbani con conseguente peggioramento della qualità dell’aria. Per il momento svolte vere e proprie non se ne ve vedono».
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