Un venditore molesto picchia a sangue un automobilista in autogrill

Le aree di servizio autostradali sono da tempo immemore “infestate” da soggetti che, improvvisando attività commerciali abusive, molestano con insistenza i viaggiatori che decidono di effettuare brevi o prolungate soste per riposarsi o ristorarsi; tale fenomeno si acuisce durante l’estate o nei periodi prefestivi, quando le grandi arterie sono maggiormente trafficate dai “vacanzieri”.

In particolare gli utenti autostradali vengono avvicinati ed insistentemente invitati ad acquistare “calzini”; il rifiuto da parte di questi ultimi ha più volte comportato minacce, ingiurie, danneggiamenti dei veicoli in sosta e, in talune circostanze, episodi di vera e propria violenza fisica ai danni dei malcapitati.

Responsabile di tali azioni si è rivelato un gruppo di pregiudicati campani, più volte identificati e denunciati dalla Polizia Stradale di Lodi-Guardamiglio, competente sulla tratta S. Donato Milanese – Fiorenzuola dell’Autostrada del Sole.

Detto gruppo, composto da una decina di persone, svolge tale attività in maniera sistematica all’interno delle aree di servizio “S. Zenone, Somaglia e Fiorenzuola”; essi inoltre sono stati più volte allontanati dai Comuni ove sono ubicate le aree di servizio con foglio di via obbligatorio del Questore e nei loro confronti sono stati emessi altresì misure di prevenzione dell’avviso orale da parte del Questore di Napoli.

Ciò nonostante gli stessi, incuranti anche delle conseguenze penali, continuano a svolgere le loro illecite attività con metodi minacciosi ed intimidatori che spesso sfociano in atti di violenta aggressione.

È proprio riguardo ad un grave episodio di tal genere, verificatosi il 13 luglio nell’area di servizio di San Zenone lungo l’A1, dove un automobilista era stato brutalmente percosso per non aver acquistato “i calzini”, che le indagini compiute dalla Polizia Stradale coordinate dal Dirigente della Sezione di Lodi dr.ssa Patrizia Villano e dirette dal P.M. della Procura di Lodi Dott.ssa Sara Mantovani hanno portato all’emissione di un provvedimento di custodia cautelare. L’accusa è di tentata estorsione, tentata rapina e lesioni personali per un trentatreenne pregiudicato napoletano, responsabile di aver intimidito, minacciato e percosso brutalmente un cinquantunenne di Parma, avventore dell’autogrill, che aveva osato resistere alle insistenti richieste di acquisto delle calze. È bene precisare che il pregiudicato, vigliaccamente, percuoteva il malcapitato mentre quest’ultimo veniva immobilizzato da un secondo individuo (in fase di identificazione), impedendogli così di difendersi.

Il pestaggio si concludeva solo dopo che l’automobilista stramazzava a terra con il viso coperto di sangue, tanto da aver riportato gravi lesioni per la frattura delle ossa nasali e contusioni multiple al volto con trauma periorbitario.

La denuncia querela presentata dalla vittima consentiva alla Polizia stradale di avviare immediate indagini volte all’identificazione degli aggressori (che nel frattempo si erano allontanati dalla Lombardia).

L’A.G. inquirente, tempestivamente informata, ha diretto l’attività ed ha quindi ottenuto, nei confronti di uno dei due, l’autore materiale delle minacce e del pestaggio, l’emissione da parte del GIP, di un provvedimento cautelare di arresti domiciliari, eseguito nella mattinata di sabato scorso da personale della Sottosezione Polizia Stradale di Roma nord; il prevenuto infatti, temendo conseguenze per il suo crimine, aveva deciso di “cambiare aria”, continuando comunque a svolgere la sua attività in un’area di servizio nei pressi della capitale.

Il quasi immediato rintraccio è stato possibile grazie all’attività investigativa della polizia stradale di Guardamiglio, che aveva raccolto attendibili informazioni in tal senso.

Il pregiudicato è stato quindi condotto presso il suo domicilio napoletano in attesa delle successive determinazioni dell’A.G. lodigiana.

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