Un quartiere intero fa festa, San Fereolo batte anche il caldo

Con l’attenuarsi del calore soffocante che ha investito il sabato lodigiano, nel tardo pomeriggio centinaia di persone hanno iniziato a riversarsi per le vie di San Fereolo, per una notte bianca che, dopo quella di luglio, è sicuramente la più partecipata, la più sentita non solo per gli abitanti del quartiere, ma di tutta la città.

Viale Pavia, chiuso al traffico, è diventato un’occasione di incontro, aggregazione, musica e festa nella notte estiva, con decine di esercizi commerciali che hanno proposto piccole iniziative, concerti e tavoli all’aperto dove gustare il menù più classico della stagione, composto di panini con salamelle e patatine, completati da gelati e macedonie.

Oltre ai bar e ai negozi, protagoniste sono state anche le associazioni, che hanno stazionato con i loro banchetti lungo la strada, tra esposizioni di auto e moto, associazioni sportive con dimostrazioni di arti marziali e palestre con attrezzi a disposizione.

Tutto questo, ovviamente, è stato accompagnato da una colonna sonora fatta di musica di tutti i tipi, dall’hip hop di William Wilson ai Sintonia Distorta fino a una versione acustica dei Mekkaniska. «Ormai questa serata fa concorrenza alla notte bianca di Lodi», ha detto l’assessore Andrea Ferrari, ringraziando l’Asvicom che ha organizzato l’evento insieme al gruppo storico di ragazzi del quartiere che, cinque anni fa, ha dato avvio alla manifestazione. «La cosa più bella – ha detto Ferrari – è vedere le persone del quartiere che si riappropriano delle strade, libere dalle automobili.

Moltissimi erano i residenti del quartiere, giovani e famiglie con bambini, ma anche anziani che sono scesi per passeggiare tra le bancarelle o per guardare esposizioni di fotografia, per fermarsi a bere qualcosa nel cortile della Cascina Callista, che è stato animato da uno spettacolo di danza, o semplicemente per vivere una serata diversa dal solito, in cui il baricentro della movida cittadina per una volta si sposta dal centro storico per trasferirsi nella periferia popolosa di San Fereolo.

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