Un lodigiano sul metrò della paura

«La gente è come impazzita nel giro di pochi secondi: urla, spintoni, pianti disperati. Mi sono ritrovato in mezzo a una scena simile a quelle che ho visto tante volte in televisione ma che mai avrei pensato di vivere direttamente». Alle 8.20 di venerdì mattina, sul treno fermo alla stazione londinese di Parsons Green, c’era anche Alessandro Ceresa, 40enne banchiere d’affari lodigiano che da sette anni vive nella capitale inglese insieme alla moglie Francesca e alle due figlie piccole. «Ero appena salito, come faccio tutte le mattine per andare al lavoro: le porte si stavano per chiudere quando si è sentita l’esplosione. Per fortuna mi trovavo abbastanza distante, ma in tutto il treno si è scatenato il panico. Sono stati momenti drammatici: la folla mi ha praticamente trascinato fuori dal vagone.

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