Un lodigiano alla protesta in Borsa

(15.00) La polizia sta sgomberando le tende erette in Piazza Affari a Milano dai manifestanti che questa mattina hanno invaso il palazzo della Borsa. Due manifestanti sono rimasti feriti. Lo rende noto un comunicato stampa inviato dal sindacato Usb e arrivato in redazione pochi minuti fa. Usb spiega che palazzo Mezzanotte è stato scelto come lugo di protesta «per indicare i veri responsabili della crisi».

(13.30) C’è anche il lodigiano Gianfranco Bignamini tra i manifestanti che questa mattina hanno scelto il palazzo della Borsa a Milano come luogo simbolo per la loro protesta contro la manovra finanziaria. Alcuni hanno fatto irruzione in palazzo Mezzanotte, altri hanno piantato le loro tende davanti alla Borsa con l’intenzione di dormire lì. La protesta ha unito militanti del centro sociale milanese Cantiere e appartenenti alla sigla sindacale Usb, sindacato di base del pubblico impiego, tra cui appunto il lodigiano Gianfranco Bignamini, responsabile nazionale sanità della sigla sindacale. «Occupiamo la palazzina del capitale - ha dichiarato Bignamini all’agenzia Agi - per dire loro che ci vogliono schiavi ma che avranno ribelli».La protesta ha raggiunto il quarto piano di palazzo Mezzanotte e ha registrato alcuni momenti di tensione quando un secondo gruppo di manifestanti ha cercato di entrare nello stabile. Ora resta occupata la piazza, con le tende piantate per la notte in vista dei cortei organizzati in occasione dello sciopero generale indetto dalla Cgil per domani.

Gianfranco Bignamini , lodigiano e responsabile di Usb sanità, è tra i manifestanti che questa mattina hanno piantato le tende davanti alla sede della Borsa decisi a passare lì la notte. Nel primo pomeriggio la polizia ha tentato di sgomberare le tende e - comunica una nota Usb - ha aggredito i manifestanti ferendone due

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