Un incontro pubblico e un inserto per ragionare sulla città del futuro

Lodi Martedì 25 novembre presentazione della ricerca con il sindaco Furegato e gli esperti; mercoledì 26 invece l’allegato nel giornale

Lodi

Al centro ci sono le persone, alle prese però con un mondo che cambia e con città che parlano già di futuro. I fattori di indagine sono diversi, tutti all’insegna della transizione energetica e dell’innovazione, capaci di incidere su qualità della vita, stili di vita, consumi. Guarda a “La Città del Futuro” la nuova ricerca lanciata dal quotidiano «Il Cittadino» in collaborazione con A2A, in uno speciale tematico di approfondimento allegato al quotidiano di mercoledì 26 novembre.

La ricerca sarà presentata martedì 25 novembre alle 17.30, nella sala conferenze della Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi (corso Archinti 100), con ingresso libero, con Valentina Tamburini, Head of Strategy di A2A, che presenterà la ricerca, a cui seguirà il talk con Lorenzo Giussani, direttore of Strategy and Growth di A2A e il sindaco di Lodi Andrea Furegato.

Diversi gli ambiti di indagine, in un lavoro corposo incentrato sui trend in atto che contribuiranno a cambiare le città che viviamo, proiettandole nel futuro. Si va dalla mobilità in chiave sostenibile allo sviluppo delle aree verdi urbane, dalla diffusione del fotovoltaico al grande tema del Waste management, dalla riqualificazione energetica delle abitazioni fino al relamping e alle azioni che rientrano nel capitolo della decarbonizzazione. All’interno del lavoro, un focus speciale è invece dedicato alla realtà emergente dei Data center e al ruolo di primo piano a livello europeo giocato dalla Lombardia, in un mondo sempre più immerso nella cosiddetta Data economy.

Il punto di partenza, e lo spunto di riflessione, viene come detto dalle persone e, in particolare dai trend demografici registrati, a partire da quelli che contemplano un brusco calo delle nascite, più al Centro-Sud che al Nord, e anche la tenuta delle città rispetto ai centri più piccoli, fenomeno che si osserva soprattutto nelle regioni del Nord e che si riflette anche nel nostro territorio E se il capoluogo cresce in abitanti - e a marzo 2025 è arrivato a sfondare il tetto dei 46 mila -, a incidere non sono stati appunto i nuovi nati, quanto piuttosto le migrazioni, composite e differenti. Incide l’aumento della popolazione straniera, ma non spiega il fenomeno in modo compiuto, perché, tra il 2023 e il 2024, il 46 per cento dei 2.137 “immigrati” totali a Lodi città viene da altri centri del Lodigiano e dalla provincia di Milano. Motivo per cui, come spiega il direttore de «Il Cittadino» Lorenzo Rinaldi, è «interessante ragionare sul futuro delle città, in questo caso specifico Lodi, proprio alla luce del fatto che il capoluogo appare destinato a ospitare un maggior numero di cittadini nei prossimi anni. Ed è proprio questo il punto di partenza dell’indagine che ci apprestiamo a compiere con A2A, per comprendere a pieno questo cambiamento, in un’ottica di sostenibilità e di miglioramento della qualità della vita».

Più abitanti in città e meno nei paesi significa anche, aggiunge il direttore, «che cambierà il modo di abitare» e «che sarà più semplice e meno costoso portare i servizi, pensiamo semplicemente alle reti e alle connessioni». Significa però anche ripensare la mobilità - «perché non possiamo limitarci all’equazione “più abitanti-più auto”, ma dobbiamo alzare lo sguardo, in un’ottica di miglioramento della qualità della vita e di sostenibilità». Le sfide dunque «sono tante e iniziare a parlarne in maniera, grazie a partner in grado di fornire dati affidabili, è un buon punto di partenza».

La ricerca sarà presentata martedì 25 novembre alle 17.30, nella sala conferenze della Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi (corso Archinti 100), con ingresso libero, con Valentina Tamburini, Head of Strategy di A2A, che presenterà la ricerca, a cui seguirà il talk con Lorenzo Giussani, direttore of Strategy and Growth di A2A e il sindaco di Lodi Andrea Furegato.

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