Un esercito di 58mila pensionati

Il totale delle pensioni erogate è invece di oltre 67mila, quelle “d’oro”

poco più di 5mila,

ben 4200 quelle che non

arrivano ai 250 euro

C’è un pensionato ogni due lavoratori. Un esercito di 58.798 persone che ogni mese percepiscono l’assegno e che “valgono” un miliardo di euro all’anno. Ciò che stupisce, però, è che la maggior parte di tali assegni , circa 42mila, ammontano a meno di mille euro. I dati fanno parte del rapporto stilato dall’Inps, l’Istituto nazionale di previdenza sociale, e si riferiscono al 2013.

Se si prende come soglia di attenzione quella dei mille euro al mese, ecco il quadro che ne emerge: 4.267 pensioni hanno un importo che arriva fino a 249 euro, 20.361 (le più numerose in assoluto) tra 250 e 499 euro, 10.599 hanno una cifra compresa tra 500 e 749 euro, 7.487 tra 750 e 999 euro.

Il numero totale delle pensioni ammonta a 67.103, l’importo medio mensile si aggira invece attorno ai 959 euro.

Alcune di queste possono essere considerate “pensioni d’oro”, facendo ovviamente conto dei contributi che sono stati versati nel corso degli anni: 1.131 volano sopra la cifra dei 3mila euro al mese, con un importo medio mensile pari a 3.992 euro. Complessivamente, si registrano 5.441 pensioni che superano i 2mila euro al mese.

Secondo uno studio elaborato dal «Sole 24 Ore», l’incidenza delle pensioni di anzianità sulla popolazione residente nel Lodigiano è pari al 9,4 per cento, per un importo medio di 1.674 euro al mese. È proprio questo tipo di assegno post-lavoro ad avere il peso maggiore. Nel caso delle pensioni di vecchiaia, che si differenziano dalle prime per i requisiti necessari ad accedervi, l’incidenza è pari all’8,1 per cento sulla popolazione residente, con una cifra mensile media di 628 euro. Infine, le pensioni d’invalidità, la cui incidenza è pari al 3,5 per cento (472 euro l’importo medio).

Il panorama è molto diverso a seconda delle province, basti pensare che nel caso di Napoli e Crotone le pensioni di anzianità pesano poco più del 2 per cento, mentre vecchiaia e invalidità hanno valori più elevati.

In tutto lo Stivale la spesa per le pensioni è pari al 16,3 per cento del Pil, per un importo di 170 miliardi, una cifra che sale a 190 se si considerano anche le prestazioni assistenziali.

La discussione sul sistema previdenziale italiano è ancora aperta, tra le ipotesi in campo ci sarebbe anche quella di un contributo di solidarietà sugli assegni più alti, quelli di circa 3-4mila euro.

Infine, c’è la questione del percorso avviato dalla riforma Fornero nel 2012. che ha visto la scomparsa degli assegni di anzianità.

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