Un cane avvelenato a Torretta

Terzo cane avvelenato fra Torretta e la Martinetta in poche settimane. E il sospetto che ci sia qualcuno che dissemina la zona di bocconi “indigesti” per gli animali si fa sempre più concreto.

L’ultima vittima è un labrador femmina di tre anni, Mousse, portato d’urgenza alla sua padrona dal veterinario dell’Asl di via Defendente. Ora l’animale si sta riprendendo. «Il mio cane godeva di ottima salute - spiega G.V. -. Venerdì scorso, di sera, con mio padre ha fatto l’ ultimo giretto di 20 minuti nella zona di via Murri e via Bonaiuti Ernesto; poi, di mattina, è entrato in uno stato di irrigidimento di tutto il corpo con fortissime convulsioni, occhi arrossati e lingua fuori. Siamo andati subito in via Defendente». All’inizio si è pensato a un attacco epilettico, ma visto che il labrador non rispondeva alle cure, il veterinario si è orientato sull’ipotesi di un avvelenamento e ha proceduto con il trattamento, che ha dato subito buoni risultati. «Gli abbiamo anche detto che circa un mese fa è deceduto un golden retriever di 13 anni, sempre a Torretta. È un episodio che non è mai stato accertato perché sarebbe servita un’autopsia. Il cane infatti nell’ultimo periodo non stava bene, aveva tolto da poco un tumore e gli era venuto successivamente un ictus, ma prima del decesso aveva avuto sintomi tali da far ipotizzare un avvelenamento».

Ora Mousse è ricoverata al pronto soccorso veterinario, tenuta sotto controllo onde evitare postume reazioni o lesioni agli organi interni. Ma le cose vanno decisamente meglio. «Sicuramente non si tratta di veleno per topi o per lumache oppure di antigelo, in quanto questi danno delle specifiche reazioni, quindi la gamma di sostanze tossiche con cui potrebbe essere entrata in contatto è ampia, da insetticida a pesticida o altre sostanze. Io non so se qualche privato ha fatto qualche trattamento particolare o se purtroppo come spesso accade c’è chi si diverte a fare bruttissimi scherzi senza alcun motivo, tipo polpette avvelenate messe qua e là. Spero solo si faccia qualcosa per evitare che questa nostra disavventura accada ad altri».

Oltre a questo labrador e al golden retriever (su cui però ci sono solo sospetti) c’è anche un terzo caso, un pitbull avvelenato di recente in zona Martinetta e che grazie al trattamento tempestivo si è salvato.

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