Un blog in rete delle universitarie di Lodi per confutare le false notizie sugli animali

L’innovativo progetto lanciato da alcune studentesse di veterinaria del “campus” di Cascina Codazza

Pillole di veterinaria on line per combattere le fake news sugli animali e tutto ciò che li riguarda. Un gruppo di studentesse dell’università di veterinaria di Lodi ha creato un blog e delle pagine social intitolate “Vet’s Pills”, nelle quali con un linguaggio semplice, diretto e animato, i veterinari del futuro fanno formazione e soprattutto sfatano credenze e false informazioni che viaggiano spesso indisturbate in rete. I protagonisti di questo progetto divulgativo e di fact checking (verifica dei fatti) sono Alessia Fisco, Marzia Lovecchio, Michela Bellardita, Alice Garegnani, Carola D’Agostini, Jacopo Di Lazzaro, Francesca Trenta, Matilde Giani, studentesse e studenti che frequentano corsi differenti: Allevamento e benessere animale; Medicina veterinaria; Biotecnologie. E che provengono da zone diverse d’Italia: Lombardia (con la lodigiana, anzi, casalina Alessia Fisco), Liguria, Abruzzo, Toscana.

«L’idea è nata durante una lezione – racconta Marzia Lovecchio -: ne abbiamo subito parlato con delle professoresse che si sono mostrate molto interessate al tema delle fake news da “smontare” e ci hanno dato un notevole supporto; a novembre 2020 abbiamo presentato il nostro progetto in consiglio di dipartimento - continua Marzia - e a gennaio 2021 siamo partiti con il blog e il materiale social, concentrandoci molto anche sull’aspetto grafico e di recente anche implementando su instagram i reel, mini video (ha fatto 25 mila visualizzazione il reel sulle tre cose che di certo non sai sul tuo gatto)». Non solo rete però. La squadra ha partecipato anche ad alcuni seminari. «L’idea è quella di ideare un nuovo sistema più semplice, affidabile e attendibile per avere informazioni - precisano Lovecchio e Fisco -: il nostro lavoro dunque si è concentrato e si concerta innanzitutto sulle fonti e in questo senso il supporto dei professori e delle associazioni è stato fondamentale». Gli studenti hanno avuto libero accesso anche al materiale della Società italiana di eco patologia della fauna selvatica. Ma le stesse studentesse sono delle fonti: studiando, imparano e possono far conoscere la materia. «Ci occupiamo di animali da affezione, fauna selvatica, ricerca scientifica e animali da reddito - concludono - e nel nostro percorso abbiamo coinvolto anche alcune aziende». Presto poi un nuovo traguardo: le studentesse saranno a Guastalla, relatrici del convegno nazionale associazione R.A.R.E.

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