Un anno nero sulle strade: 17 morti

Le vittime di incidenti stradali (17) sono infatti quasi raddoppiate rispetto all’anno precedente (erano 9)

Il 2016 è stato un anno “nero” sulle strade del Lodigiano. Le vittime di incidenti stradali (17) sono infatti quasi raddoppiate rispetto all’anno precedente (erano 9). Basti pensare che negli anni 2015 e 2014 furono rispettivamente 4 e 3. Diminuiscono invece sia il numero degli incidenti (500, meno 11,5 per cento) e dei feriti (763, meno 12,4 per cento).

Sono i dati diffusi ieri dall’Istat, nel “Focus” sugli incidenti stradali avvenuti in Lombardia nel 2016. E proprio quello Lodigiano è il dato peggiore dell’intera regione, almeno per quanto riguarda le vittime: quel più 88,9 per cento, da 9 a 17, pesa infatti come un macigno e ha spinto le autorità a prendere delle contromisure. In prefettura per esempio si riunisce periodicamente l’Osservatorio provinciale sulla sicurezza stradale, per valutare i dati più recenti e capire come rendere i controlli più efficaci.

«Non ci sono cause particolari per questo aumento delle vittime della strada - cerca di analizzare la situazione la comandante della polizia stradale di Lodi Patrizia Villano -. In generale però emerge che la distrazione alla guida, per l’uso per esempio di smartphone e tablet, è un elemento che causa sempre più incidenti, e anche nella “direttiva Minniti” viene sottolineato questo aspetto. Nel 2017 in ogni caso la situazione è migliorata, nel primo semestre il dato degli incidenti e delle vittime è in diminuzione».

Il maggior numero di incidenti mortali si è verificato nella Bassa, 9, mentre nessuno è avvenuto nella città capoluogo. Un solo caso invece è ancora irrisolto: l’investimento di un ciclista sul cavalcavia della provinciale 235 a Pieve fra il 12 e il 13 agosto. A terra restò il 57enne di Borgo San Giovanni Giuseppe Cervelli. L’auto che lo ha travolto e ucciso si è dileguata e i carabinieri non sono riusciti a rintracciare il pirata.

Due gli incidenti con più di una vittima. Quello del 12 marzo a Graffignana, in cui persero la vita le due amiche di Sant’Angelo, appena 16enni, Sara Mascheroni e Francesca Boari. Un episodio che suscitò molta commozione per la giovane età delle ragazze. E quello avvenuto sulla provinciale 107 a San Martino la sera dell’1 novembre: le vittime, Calogero Ognibene e Giovanna Forestiere, erano a bordo di un fuoristrada. Giovanissima anche la vittima dell’incidente avvenuto il 29 maggio sulla via Emilia fra Casale e Codogno: il 18enne Aaron Bertoncini di Casale.

Tornando ai dati Istat, la provincia di Lodi è “maglia nera” in Lombardia. Solo altre tre province infatti hanno il segno più sul numero di vittime della strada, ovvero Bergamo (da 49 a 60, +22,5 per cento), Mantova (+5,9) e Lecco (+30,8). Il dato regionale invece è di un calo complessivo del 9,2 per cento, mentre feriti e incidenti sono rimasti pressoché invariati.

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