Un 40enne di Lodi si finge giudice su Facebook per rubare 9mila euro a un’amica

Si finge giudice e da un’amica su Facebook si fa consegnare 9mila euro. Il truffatore è un 40enne lodigiano, disoccupato, che è stato denunciato dai carabinieri di Reggio Emilia per usurpazione di titoli e truffa. Per portare a termine il suo piano, avrebbe approfittato di un momento di difficoltà della donna, del Reggiano e pare mai conosciuta di persona, che doveva separarsi dal marito e non sapeva come fare. Lui si è offerto di aiutarla, mentre in realtà voleva solo i suoi soldi per poi sparire. Si tratta di una persona già nota alle forze dell’ordine per altri episodi di truffa commessi anche in passato, anche se con modalità differenti.

Il fatto si è verificato giorni fa, ma è venuto alla luce solo ora. Il 40enne lodigiano e la sua vittima, quindi, erano “amici” su Facebook da un paio d’anni, grazie a un amico in comune. Parlando in chat, fra una confidenza e l’altra, la donna gli aveva rivelato che si voleva separare dal marito. Così l’uomo ha colto la palla al balzo e senza farsi scrupoli si è finto un giudice di Milano e si è offerto di aiutarla in quella delicata vicenda.

In questo modo il 40enne è riuscito a farsi dare ben 7mila euro, raccontandole che i soldi servivano per le spese giudiziarie relative alla pratica. Poi, non contento, si è fatto consegnare altri 2mila euro, come prestito, facendo credere alla giovane donna di attraversare un momento di difficoltà economica: quei soldi gli servivano, ha detto, per poter riparare la macchina.

La donna però non ha impiegato molto tempo a capire che era caduta vittima di una truffa. Ha cercato di farsi restituire il prestito, ma invano, e poi ha scoperto che il suo amico di Facebook non si stava occupando della sua pratica di separazione. Così si è rivolta ai carabinieri per denunciare l’accaduto. I militari hanno svolto una serie di accertamenti, attraverso complesse indagini telematiche, grazie alle quali il truffatore è stato identificato: è emerso che non era in possesso dei titoli che millantava e per questo è stato denunciato per usurpazione di titoli e truffa.

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