«Uggetti spieghi l’assunzione di sua moglie»

«Uggetti dovrebbe chiarire al più presto». I gruppi guidati da Giuliana Cominetti, liste civiche di opposizione in Broletto, chiedono al sindaco di riferire in aula sulla situazione lavorativa della moglie, Chiara Mariani, fino al 1° marzo scorso dipendente del consorzio Italbiotech, azienda di diritto privato con sede a Milano e ufficio distaccato presso il Parco tecnologico padano, della cui Fondazione il primo cittadino è presidente. Ieri i due gruppi hanno convocato un incontro per annunciare un’interrogazione in consiglio comunale sull’argomento.

La bufera politica

Ad intervenire sono stati Paolo Rossi, Maurizio Zaniboni, Adele Burinato e Giuliana Cominetti. Che ha letto un comunicato, senza approfondire ulteriori aspetti. «Circola sempre con maggiore insistenza, ed è ormai di dominio pubblico, una circostanza che a nostro dire il sindaco di Lodi Simone Uggetti dovrebbe al più presto chiarire – ha scandito la Cominetti -. Chiarimento che si impone in ragione dei principi di trasparenza, tanto sbandierati dall’attuale amministrazione in situazioni e ambiti diversi, e non da meno, sulla base della “carta di Pisa” presentata e approvata da tutti gli amministratori del Comune di Lodi all’inizio del presente mandato». Il riferimento è ad un presunto conflitto di interessi, in base alle regole stringenti fissate dal codice etico. Secondo quanto dichiarato da Cominetti, «risulta infatti pacificamente che la moglie del sindaco, ricopre nell’ambito del Consorzio Italbiotec, Consorzio no profit nel settore delle biotecnologie che ha sede in Lodi presso la Cascina Codazza al Parco tecnologico padano, il ruolo di project manager e che negli ultimi mesi, in particolare svolge la sua attività lavorativa proprio presso gli uffici della direzione del Parco tecnologico». In realtà – ha fatto sapere il legale della signora Mariani – la moglie del sindaco da inizio marzo svolge un altro incarico in una società privata che -come precisato in una nota dal direttore generale del Ptp Gianluca Carenzo «utilizza spazi presso il Ptp con regolare contratto di affitto a titolo oneroso». I gruppi Cominetti hanno poi aggiunto: «Potremmo anche congratularci con la moglie del sindaco per il prestigioso incarico che ricopre se non fosse però che il marito, il sindaco di Lodi, è anche presidente del Parco tecnologico e che tale ente riceve finanziamenti dal Comune di Lodi. Se la circostanza risponde al vero, il sindaco si troverebbe in un palese e assordante conflitto di interessi».

La reazione di Uggetti

L’iniziativa politica ha generato un fiume di polemiche e precisazioni. Chiara Mariani si è affidata alla nota del suo legale: «Si significa che detto comunicato (il riferimento è al testo dei gruppi Cominetti, ndr) contiene notizie del tutto prive di verità e fondamento, false e inutilmente lesive della reputazione e della dignità personale della dottoressa Mariani. In particolare si fa presente che la dottoressa Mariani ha cessato il rapporto professionale con Italbiotec e, dal 1 marzo 2016, lavora per un’altra azienda privata. Si invita e diffida pertanto il quotidiano (il Cittadino, ndr) a verificare con attenzione la correttezza dei dati di fatto contenuti nel comunicato stampa richiamato e a non diffondere dati e notizie falsi la cui pubblicazione avrebbe l’inevitabile effetto di recare seri danni all’onore e alla reputazione della nostra assistita». Durissima anche la replica del sindaco Simone Uggetti, che ha fatto inviare una nota scritta dall’amministrazione comunale: «Le informazioni rese in conferenza stampa e riportate nel comunicato delle liste Cominetti sono errate e le insinuazioni che ne conseguono sono prive di fondamento. Sarebbe peraltro bastato porre anticipatamente questi quesiti alle figure interessate per comprenderlo ed evitare di divulgare presso i mezzi di comunicazione e l’opinione pubblica ipotesi gravi e diffamatorie, sia nei confronti della carica istituzionale che rappresento che della persona che è stata immotivatamente coinvolta in una polemica priva di senso. La signora Chiara Mariani non ha mai lavorato per il Parco Tecnologico Padano e non ha mai ricevuto dal Ptp alcun compenso. Il Consorzio Italbiotec, per cui ha lavorato come dipendente, è un soggetto autonomo, con sede a Milano, e non è sottoposto a controllo o vigilanza da parte di istituzioni pubbliche». E poi la minaccia del ricorso ai tribunali: «Considerata la gravità delle ipotesi formulate dalle liste Cominetti, mi riservo di valutare ogni iniziativa a tutela della mia onorabilità e dell’immagine dell’ente che rappresento pro tempore».

La precisazione del Parco

Anche il Parco tecnologico ha voluto inviare alcune precisazioni sulla vicenda: «Attualmente la dottoressa Mariani lavora come dipendente presso una società a totale proprietà privata, che per lo svolgimento delle sue attività utilizza spazi presso il Parco tecnologico con regolare contratto di affitto a titolo oneroso – sottolinea il direttore generale Gianluca Carenzo –. In precedenza la dottoressa Mariani ha lavorato presso il Consorzio Italbiotec, soggetto di diritto privato, con sede a Milano e uffici distaccati a Lodi presso il Parco tecnologico padano, utilizzato a titolo di locazione. Con il Consorzio Italbiotec e con molte altre aziende e realtà del settore, sia presenti all’interno del Parco tecnologico che non, il Ptc stesso collabora nell’elaborazione e attuazione di progetti, iniziative e attività». Anche la direzione del Parco si riserva ogni iniziativa a tutela della sua immagine e onorabilità.

È intervenuto infine anche l’Italbiotec, che si definisce «socio consorziato» del Parco tecnologico padano e che ha ricostruito il rapporto di collaborazione con la signora Mariani: «Nell’ultimo trimestre del 2013, viste le nostre necessità di dotarsi di una figura dedicata alla comunicazione istituzionale e alla promozione, abbiamo aperto una job position. Data la natura dell’attività è stata data preferenza a candidati con esperienza, in possesso di laurea in campo umanistico. Alla proposta hanno risposto 3 persone, una delle quali giudicata non idonea poiché non rispondente ai titoli richiesti, le altre 2 rispondenti perfettamente alle caratteristiche richieste sono state invitate a un colloquio conoscitivo. La dottoressa Chiara Mariani è risultata idonea alla posizione poiché, oltre ai titoli coerenti, aveva maturato pregressa esperienza in un ruolo simile presso una pubblica amministrazione, oltre a possedere capacità di scrittura e di gestione delle relazioni pubblico-private (testimoniate anche dalla sua iscrizione all’albo dei giornalisti e dalla pregressa esperienza di insegnamento), fondamentali per la job position richiesta».

© RIPRODUZIONE RISERVATA