Uccellini guiderà la “super Cisl”

Oltre 86mila iscritti, 130 dipendenti a tempo pieno e 400 delegati nelle fabbriche. Sono i numeri della “super Cisl” che nascerà tra oggi e domani a Cremona dall’unificazione delle Cisl di Cremona, Lodi e Mantova. A guidare il maxi sindacato cattolico della bassa Lombardia sarà – a meno di clamorosi cambi di rotta dell’ultimo minuto – un lodigiano. Si tratta di Mario Uccellini, segretario generale della Cisl di Lodi (con un passato nel settore alimentare) e candidato a ricoprire il ruolo di primo segretario generale della nuova Cisl di Cremona, Lodi e Mantova.

Il congressoè in programma oggi e domani a Cremona. I 280 delegati, di cui circa 80 in arrivo dal Lodigiano, saranno chiamati a eleggere il nuovo consiglio generale della Cisl “unificata”, il quale a sua volta nominerà i nuovi organismi, cioè la nuova segreteria (composta da cinque persone in rappresentanza delle tre province) e il nuovo segretario generale. Molte le autorità presenti alla due giorni congressuale, tra gli altri il prefetto e il sindaco di Cremona, i presidenti delle province interessate, il segretario generale della Cisl Lombardia Gigi Petteni e Fulvio Giacomassi della Cisl nazionale. Il congresso chiamato a unificare ufficialmente le strutture sindacali della Cisl di Cremona, Lodi e Mantova è l’ultimo atto di un percorso iniziato diversi mesi fa e che non ha mancato di evidenziare anche qualche ritrosia alla fusione.

Le singole federazioni(dai chimici ai metalmeccanici) hanno già celebrato i congressi che hanno portato all’unificazione delle categorie e all’elezione di un solo segretario per le tre province. Arriva dalla Cisl di Lodi il nuovo segretario della Fisascat (commercio, servizi e turismo) di Cremona, Lodi e Mantova Sonia Curti. E sempre da Lodi arrivano Giorgio Tornusciolo (Fit, trasporti), Paolo Riboli (lavoratori “atipici” e interinali), Tiziano Cabrini (Sicet) e Liviano Maiocchi (Flaei, lavoratori del settore elettrico). Tutti chiamati a rappresentare ai massimi livelli le loro singole categorie per le tre province.

La fisionomiadella nuova Cisl prevede un totale di 86.500 iscritti, 18.500 portati in dote da Lodi, 38mila da Cremona e 30mila da Mantova. Dal punto di vista legale la nuova sede della Cisl unificata sarà a Cremona. «Ma le sedi locali, comprese quelle lodigiane, rimarranno operative - spiega Uccellini - e avranno autonomia nella gestione dei rapporti con il territorio». La rivoluzione porta con sé un brusco taglio dei sindacalisti: una parte rimarrà in organizzazione a tempo pieno, molti invece torneranno a lavorare nelle aziende. «Il percorso di unificazione di Cremona, Lodi e Mantova è finalizzato a una sorta di spending review interna - aggiunge Uccellini – ma ci permetterà anche di rafforzare la contrattazione decentrata e la formazione. Nascerà una Cisl più forte, con una maggior capacità di incidere sul mercato del lavoro».

La sfidaper Uccellini non si preannuncia semplice. Dovrà essere abile a governare un soggetto unitario di grandi dimensioni, garantendo al tempo stesso il giusto grado di autonomia ai territori. A spingere Uccellini verso il ruolo di segretario generale, battendo la concorrenza dei colleghi di Cremona e Mantova, anche la stima dei vertici regionali del sindacato. «Siamo di fronte a una sfida difficile – ammette Uccellini – partiamo sapendo che i problemi non mancano, ma al tempo stesso sono tante anche le potenzialità del nuovo soggetto». In Lombardia la riorganizzazione della Cisl ha portato le segreterie provinciali da 14 a 8. Varese si è già fusa con Como, Lecco con Monza e Brianza.

Lorenzo Rinaldi

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