Truffatrice seriale arrestata dai carabinieri di Lodi, aveva ancora addosso i 32mila euro del suo ultimo colpo

In manette una 46enne polacca che aveva raggirato una anziana coppia di Dovera: fondamentale la collaborazione del tassista che stava riportando la donna a Milano

La triangolazione perfetta tra le centrali operative dei carabinieri di Lodi e di una stazione dei taxi e una pattuglia del nucleo radiomobile del capoluogo Lodigiano permette di arrestare una truffatrice seriale. Aveva con sé 32mila euro frutto di una truffa compiuta solo alcuni minuti prima a Dovera una 46enne polacca tratta in arresto giovedì dai militari dell’Arma.

Vittima una coppia di anziani del piccolo comune del cremasco, raggiunti in mattinata da una telefonata: dall’altro capo del telefono la presunta nipote che, raccontando di essere stata arrestata, chiedeva di consegnare tutto il denaro presente in casa ad una persona che sarebbe arrivata da lì a pochi minuti per consegnarlo poi ad un notaio in banca così da poterla scagionare. Le vittime hanno subito acconsentito, attendendo la 46enne polacca arrivata con un taxi da Milano. Il conducente del mezzo però ha fiutato che qualcosa non andava e così, messosi in contatto con la sua centrale di riferimento, ha segnalato il fatto ai carabinieri di Lodi che hanno dato così il via all’attività di individuazione. Appena il taxi ha iniziato a percorrere la strada che porta a Milano, i militari dell’Arma si sono messi alle sue calcagna, fermandolo poi all’imbocco dell’area di servizio autostradale di San Zenone. La donna, arrivata dal capoluogo lombardo, aveva ancora addosso i 32mila euro raccolti in una busta di cellophane datagli dalla vittima al momento dell’arresto: già conosciuta per precedenti specifici, è stata processata per direttissima sabato mattina, con il Gip del Tribunale di Lodi che ha disposto gli arresti domiciliari presso l’abitazione del fratello a Novara, provincia in cui la stessa donna è domiciliata. La somma è stata invece restituita ai proprietari.

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