Trasloca la chirurgia delle donne

Lascia Lodi per andare a Sant’Angelo la chirurgia veloce per la diagnosi precoce dei tumori femminili. Si tratta dell’isteroscopia, una tecnica avanzata che a Lodi vanta i maggiori esperti noti in Italia, ma non solo. Per questo l’Azienda ospedaliera ha avviato un progetto di graduale trasferimento dell’attività isteroscopica a Sant’Angelo. A coordinare l’attività è il ginecologo Giancarlo Garuti, uno dei maggiori specialisti nel campo, conosciuto da Lodi a Boston.

Oltre alle numerose pubblicazioni scientifiche, Garuti e l’equipe del Maggiore offrono la loro esperienza ai medici di tutta Italia che periodicamente vengono a Lodi ad imparare le tecniche. «L’isteroscopia - spiega Garuti - è importante per la diagnosi precoce dei tumori all’endometrio. In rari casi selezionati è stata utilizzata anche per il trattamento delle stesse lesioni tumorali». Importante poi, tra l’altro, per il trattamento delle malformazioni intrauterine, di aderenze e polipi endometriali, fibromi uterini e sanguinamenti anomali. «L’isteroscopia è la sostituzione del raschiamento - spiega Garuti -. Tante realtà in Italia lo praticano ancora. Noi abbiamo sposato la mini invasiva come approccio alla patologia dell’endometrio». Tante scuole auspicano un cambiamento di approccio. «Tra Lodi e Codogno, nel primo semestre del 2012 - spiega Garuti - sono state effettuate circa 500 isteroscopie. Molte sono le pazienti in arrivo anche da Crema, Piacenza e Milano. In questi giorni stiamo discutendo il decentramento a Sant’Angelo di una parte dell’attività in isteroscopia. Auspico nel progetto anche il coinvolgimento dei professionisti di Codogno. Questo ci consentirebbe di arrivare alla stesura di protocolli unificati. Ne abbiamo parlato proprio oggi. Il capodipartimento Gianluigi Gargantini sta spingendo molto in questa direzione, per creare compattezza tra i due reparti. Si sta facendo uno sforzo importante. Se l’azienda prosegue in questo senso, secondo me, ci sono dei vantaggi non indifferenti. Il passaggio a Sant’Angelo sarà progressivo. Decentralizzare questo tipo di attività potrebbe liberare spazi a Lodi per gli altri interventi chirurgici. I tempi sono lunghi, ma è un progetto nel quale credo molto. L’isteroscopia è nata a Lodi con l’ex primario Massimo Luerti, ma il suo sostituto Mario di Mario ha proseguito le sue tracce. Ora stiamo lavorando sulla formazione del personale di Sant’Angelo. Speriamo che ci siano i fondi necessari per la strumentazione necessaria».

Di Mario è soddisfatto: «Abbiamo già fatto cinque sedute - dice -. C’è bisogno di un po’ di rodaggio, ma l’amministrazione sta andando in questa direzione. Ho sempre lamentato la mancanza di spazi per operare al Maggiore. Con lo spostamento a Sant’Angelo degli interventi mini invasivi avremo più spazio per gli interventi più grossi al Maggiore. Ho aderito con entusiasmo a questa iniziativa, anche se dobbiamo spostare un dirigente a Lodi a Sant’angelo e, in periodi di Spending review non è semplice».

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