Traffico a Lodi, il nodo mai sciolto della rotonda della Faustina

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Federico GaudenziLodi

Nel corso degli anni la politica, a più livelli, ha ripetuto le stesse promesse. Eppure è ancora lì, piantata in mezzo alla tangenziale in zona Faustina, una rotatoria fonte di traffico e incidenti. Le automobili arrivano veloci: anche chi rispetta i limiti sfreccia comunque ad andatura sostenuta, e si ritrova d’un tratto a dover frenare improvvisamente per affrontare una inaspettata rotonda. Dall’altra parte, chi esce da Lodi o arriva da Massalengo, in certi orari della giornata, si ritrova sistematicamente in coda, in attesa di trovare un varco per attraversare la tangenziale, per immettersi, per tornare a casa o andare al lavoro.

Durante la campagna elettorale per le amministrative, anche il ministro Graziano Delrio, in visita a Lodi insieme al leader lodigiano del Pd, Lorenzo Guerini, aveva promesso che si sarebbero trovati i fondi per porre fine una volta per tutte al problema. Ma la rotatoria è ancora lì, e ogni giorno costringe i lodigiani a perdere tempo quando non a rischiare tamponamenti..

Lo spiega Stefano Blanchetti, titolare del bar Seven, poco distante dalla rotatoria: «Io incontro pochi problemi perché arrivo prestissimo al mattino, però quando mi capita di uscire da Lodi negli orari di punta, preferisco entrare in tangenziale dallo svincolo che porta in viale Europa, perché allungo un po’ la strada ma rischio meno e paradossalmente ci metto meno tempo».

Si lamenta anche un cliente, Roberto Carelli, che afferma: «In certi orari è impossibile passare. Con la moto è veramente pericoloso, ci vorrebbe uno svincolo vero, che metta in sicurezza la situazione. Purtroppo, però, tutti promettono ma nessuno fa niente: io ho sentito questa storia del cavalcavia già nel 2010, ma non è cambiato nulla. Anzi, a dire il vero, perlomeno hanno messo l’illuminazione, perché chi non conosce la strada di sera con la nebbia si trova davvero questa rotonda che spunta dal nulla e l’incidente è dietro l’angolo».

«Ci vuole un cavalcavia, o degli svincoli prima di entrare in rotonda: insomma, bisogna trovare una soluzione» conferma Andrea Brambini del negozio di strumenti musicali Baldi, e anche il panettiere Bassano Porcelli, titolare del panettiere “Briciole e delizie”, afferma: «Io arrivo prestissimo al mattino, mi muovo molto per fare le consegne del pane ma sempre prima delle sette, quindi non incontro traffico. I miei clienti, invece, mi raccontano che la situazione è un po’ difficile soprattutto negli orari di punta». «Più traffico, per noi, significa più lavoro - scherza Cristiano Nervi, del Bosh Car Service situato proprio a ridosso della rotonda -. Per noi non ci sono problemi per l’ingresso e l’uscita delle auto dei clienti, visto che abbiamo un’entrata sul retro, però c’è veramente molto traffico soprattutto negli orari di punta, quando il passaggio è difficile». «Avevamo un’uscita direttamente sulla tangenziale – afferma anche il padre, Luigi Nervi -, ma l’abbiamo chiusa perché effettivamente era pericolosa». C’entra poco con il traffico, ma chi si ferma in rotonda per aspettare il proprio turno non può fare a meno di notare un altro problema della zona: aiuole, isole di traffico e ciglio della strada sono cosparsi di rifiuti, che sicuramente non contribuiscono a migliorare la zona.

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