Titolare di un distributore arrestato

(12 novembre) È accusato di “truffa aggravata ai danni dello Stato” il legale rappresentante e gestore del distributore Erg che si trova sulla provinciale 235, fra Lodi e il Codognino. L’uomo è stato arrestato nei giorni scorsi dalla compagnia di Lodi della guardia di finanza, che ha eseguito un ordine di custodia cautelare in carcere. Nel frattempo l’area di rifornimento non è stata chiusa, ma ha il divieto di accettare pagamenti con il Pos.Complessivamente gli enti pubblici truffati sono otto, con Lodi al primo posto e Cornegliano al secondo per danni subiti, mentre le società private sono ben 68, alcune delle quali anche molto importanti. Fra i truffati non figurano invece i privati cittadini che si recano al distributore per fare il pieno alla propria autovettura e pagano in contanti o con il bancomat.Il sistema di frode è stato scoperto attraverso l’acquisizione degli estratti conto relativi ai Pos utilizzati per le transazioni delle carte carburante - riferisce il colonnello Massimo Benassi in una nota -. Dall’esame di tale documentazione è emerso l’ampio sistema di frode che ha coinvolto sistematicamente molti dei clienti dell’impianto».

(11 novembre, ore 16.30) Le indagini che hanno portato alla scoperta della maxi frode sono partite anche dalle segnalazioni del Comune di Lodi, che «è stato anche la prima fonte di informazioni che ha consentito di avviare le indagini, innescate da una querela presentata lo scorso aprile». Lo rende noto il sindaco di Lodi, esprimendo soddisfazione e gratitudine »per la proficua collaborazione con l’autorità giudiziaria e la Guardia di Finanza». «Questa situazione davvero incresciosa – prosegue Uggetti – è stata scoperchiata grazie allo scrupolo e all’attento monitoraggio del settore tecnico del Comune, che di fronte ad un aumento apparentemente immotivato degli importi fatturati da una compagnia petrolifera per il rifornimento di carburante ai mezzi dell’ente ha svolto verifiche che hanno permesso di ipotizzare l’esistenza di pratiche irregolari».

(11 novembre, ore 13.30) Ben 130mila litri di carburante addebitati indebitamente per circa 200mila euro, 9 enti pubblici truffati, oltre a 68 privati. È una maxi truffa quella scoperta dalla guardia di finanza di Lodi, che dopo un’indagine coordinata dalla procura ha eseguito stamattina un’ordinanza di custodia cautelarein carcere emessa nei confronti del rappresentante legale di un distributore. La frode è stata perpetrata dal 2010 al 2015 attraverso il sistema delle carte carburante, che venivano strisciate due o tre volte, raddoppiando o triplicando l’importo del rifornimento. L’ente più colpito è il Comune di Lodi.I reati contestati sono la “truffa aggravata ai danni dello stato” per gli addebiti agli enti pubblici e la “truffa” per i fatti nei confronti dei privati.

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