Terrorismo, in tre giorni a Lodi controllati 50 furgoni

Tra la gente serpeggia la paura. A volte addirittura l’ossessione quando semplicemente si cammina per strada, a piedi, e si incrocia con gli occhi un furgone. Un camion bianco, come quello che il 17 agosto ha falciato molte vittime sulla Rambla, dopo il tragico attentato terroristico di Barcellona. Ecco perché anche a Lodi sono stati intensificati i controlli: tre giorni con le antenne alzate, con le volanti a vigilare sugli accessi in città e il centro storico. Con i mezzi pesanti “sorvegliati speciali”. Sono 77 (in piccola parte con precedenti penali) le persone identificate e la loro verifica in banca dati, 50 i soli camion e furgoni incappati nell’alt, senza alcun provvedimento a carico se non qualche sanzione amministrativa. Meno di venti giorni dopo l’attentato rivendicato dall’Isis in Spagna, resta alta l’allerta terrorismo anche in Italia, nelle piazze delle città meta di turisti e mentre sagre ed eventi vengono ovunque blindati con transenne e barriere di cemento. A Lodi niente muri, niente acqua dike, ma forze in campo a scopo preventivo, con l’obiettivo di scongiurare eventuali azioni simili.

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