Tentano di rubare i giochi di Santa Lucia

Rovistano fra i giocattoli donati dai lodigiani a Santa Lucia, ma vengono scoperte e allontanate dal duomo. Due donne zingare ieri pomeriggio hanno atteso pazienti l’apertura della cattedrale, vicino all’ingresso principale in piazza Vittoria, e poi sono entrate non appena le porte si sono aperte. Per alcuni minuti si sono aggirate con fare sospetto fra la statua di Santa Lucia, posizionata in cima allo scalone della navata sinistra, e la vicina cappellina. Hanno attirato gli sguardi di alcuni fedeli, fino a quando, incuranti della presenza di altre persone, si sono messe a rovistare nel mucchio di giocattoli che in questi giorni si è formato ai piedi della statua, frutto della generosità di tante persone e destinati ai bambini più bisognosi. A quel punto qualcuno ha telefonato alla polizia per segnalare quanto accaduto, mentre alcuni fedeli hanno avvertito il parroco, monsignor Franco Badaracco, che si trovava in quei paraggi, e anche lui è intervenuto cercando di capire cosa volessero fare quelle donne.

Alla fine se ne sono andate via, a mani vuote, uscendo dal duomo e scappando in direzione di via Incoronata. Un attimo prima che in centro arrivassero le pattuglie della polizia. Gli agenti hanno cercato le due donne in centro, anche grazie ad alcune fotografie che i testimoni avevano scattato all’interno del duomo e che hanno mostrato ai poliziotti. Non è chiaro però se siano state rintracciate e se siano stati presi provvedimenti nei loro confronti. Anche la polizia locale ha ricevuto la segnalazione e ha partecipato alle ricerche.

I giocattoli donati dai bambini a Santa Lucia in duomo rappresentano una tradizione che dura ormai da molti anni. Si tratta di un gesto di generosità compiuto nei confronti delle famiglie più bisognose del territorio che non possono permettersi giocattoli nuovi e che ricevono questi (scelti fra quelli più in buone condizioni) sia per Santa Lucia che per Natale. È la parrocchia della Cattedrale a farsi carico della distribuzione, individuando le famiglie e le associazioni, ma non è consentito, nemmeno ai bisognosi, di entrare in Duomo e appropriarsene come stava per accadere ieri.

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