Tecnici Asl sotto torchio per concussione

Uno è stato prelevato dalla Finanza in un locale di via Cadamosto

Concussione. Questa l’ipotesi di reato che ha portato i militari del comando provinciale di Lodi della guardia di finanza a compiere nei mesi scorsi diversi accessi negli uffici dell’azienda sanitaria locale, all’ospedale vecchio, e a trattenere ieri due tecnici del dipartimento di prevenzione deputati al servizio di igiene degli alimenti, entrambi di Lodi, dopo aver anche perquisito e fotografato i loro uffici in piazza Ospitale. Il procuratore Armando Spataro si limita a far sapere «siamo alla ricerca di riscontri»

In ambienti sanitari una delle opinioni è che le verifiche siano scattate sulla base di una segnalazione su un fatto circoscritto, riguardante una sola persona, e che poi anche un suo collega sia rimasto coinvolto nei sospetti degli inquirenti. La guardia di finanza, verso le 10 di ieri mattina, in contemporanea con il blitz in alcuni degli uffici dell'Asl, è stata notata davanti a un locale di via Cadamosto, dove era parcheggiata anche una vettura di servizio dell’Asl, poi messa sotto sequestro. Qui uno dei due tecnici sotto indagine è stato prelevato dai finanzieri e c'è chi è convinto che qualcuno, durante l'inchiesta, sia stato filmato mentre incassava denaro contante da un imprenditore della ristorazione. Gli inquirenti però non confermano nulla, e il comandante provinciale della Finanza colonnello Marco Selmi si limita a dichiarare «stiamo lavorando, è prematuro dire qualsiasi cosa». Anche, sembra di capire, per non compromettere ulteriori sviluppi.

I due tecnici, dopo aver trascorso il resto della mattinata e diverse ore del pomeriggio nella caserma della Finanza di via Vistarini, sono stati invitati a nominare un avvocato, necessario per gli indagati chiamati a difendersi, e sembra che al più giovane venga al momento contestato un solo episodio concussivo. Il che potrebbe essere sufficiente per motivare un arresto o un fermo. Ma solamente nelle prossime ore potrà essere chiarito se siano stati sottoposti a misure restrittive della libertà personale, e di quale natura.

Negli uffici dell’ospedale vecchio le bocche sono cucite, i dipendenti sembrano spaventati, ma in molti si chiedono cosa sia successo, sono curiosi, dopo aver visto un’auto delle Fiamme gialle proprio davanti all’ingresso, quasi a controllare chiunque entrasse e uscisse dagli uffici. Nessuna dichiarazione dai vertici dell'Asl, mentre il responsabile del servizio di prevenzione Eugenio Ariano ieri era a Roma per lavoro.

Carlo Catena

Matteo Brunello

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