TAVAZZANO Boom delle logistiche:
«Servono delle regole»

L’impatto degli insediamenti nell’incontro del Pd

Logistiche: quali impatti hanno sui territori? Come può essere regolamentato il loro insediamento? Queste le domande al centro dell’incontro organizzato dal Pd di Tavazzano con Villavesco giovedì sera nella sala conferenze del municipio, per l’occasione piena di militanti ma anche di cittadini. A fare da moderatore e ad introdurre la serata è stato il segretario cittadino dem Stefano De Vecchi, che ha presentato il tema in apertura, prima di lasciare spazio ai saluti del segretario provinciale Andrea Ferrari, che ha sottolineato che «il Partito democratico non è contro la logistica, ma ne chiede una regolamentazione».

Matteo Piloni, consigliere regionale Pd, ha illustrato alcuni aspetti della proposta di legge che il partito ha presentato a palazzo Lombardia proprio per regolamentare quelle che sono state definite più volte nel corso della serata le «fabbriche del ventunesimo secolo»; in particolare, si chiede di «inserire tre princìpi: la regia sovracomunale degli insediamenti, che non possono essere lasciati all’iniziativa e alla responsabilità del singolo Comune, la priorità al recupero delle aree dismesse e alle zone già dotate di collegamenti a infrastrutture esistenti e il rispetto della qualità del lavoro».

La parola è poi passata a Andrea Poggio di Legambiente, che ha evidenziato: «In Europa il trasporto merci come lo conosciamo subirà la stessa trasformazione che sta interessando quello dei passeggeri: in quest’ottica, investimenti nelle ferrovie sono più competitivi oggi rispetto a quelli in logistiche». Presente anche il segretario organizzativo della Cgil di Lodi Guido Scarpino: «Purtroppo dirottare le logistiche verso le aree dismesse non è semplice – ha osservato – perché non conveniente per le aziende e per via di trasformazioni dell’industria: molti capannoni orizzontali non più utilizzati, per esempio, vengono rifiutati perché i nuovi insediamenti si sviluppano in verticale».

Infine, la consigliera regionale Roberta Vallacchi ha inserito il discorso in un contesto più ampio: «Il problema delle logistiche va collegato a una domanda: che futuro vogliamo dare al Lodigiano? – ha spiegato – un ripensamento del trasporto su gomma può essere fatto nell’ottica della valorizzazione dei piccoli Comuni. Restano poi gli interrogativi sulle ricadute in termini di valorizzazione della natura, lavoro e salute derivate da questi insediamenti».

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