Tassa rifiuti, caos a Lodi e Sant’Angelo

Le “cartelle” arrivano in ritardo: banche e Poste ieri sotto assedio dei contribuenti infuriati per il pagamento

dei bollettini fiscali

Ultimi giorni per il pagamento della tassa rifiuti e davanti agli sportelli scoppia il caos: lunghe code e contribuenti inferociti per i bollettini arrivati in ritardo. A Lodi gli uffici di poste e banche ieri erano intasati all’inverosimile, con tempi di attesa di oltre un’ora. Proteste dei cittadini anche a Sant’Angelo, e a Orio Litta il sindaco ha persino minacciato un’azione legale contro Poste per i disservizi, così com’era già avvenuto per il Comune di Maleo.

A Lodi è stata un mattinata di “passione”. Già dalle 9 gli sportelli sono stati invasi da decine di contribuenti. Ieri scadevano infatti i termini per la Tarsu. E per i lodigiani è stata una corsa contro il tempo. In diversi casi i bollettini sono arrivati nelle caselle postali solo alla fine di settimana scorsa (o addirittura non sono nemmeno arrivati). Una situazione che ha creato un clima di grande incertezza. Tanti cittadini si sono subito precipitati a pagare e le code sono diventate “chilometriche”. Il Broletto si era premurato di spiegare, nel documento allegato al bollettino, che in caso di ritardo nella consegna degli avvisi di versamento non verranno applicate sanzioni. Ma il sovrapporsi di date e scadenze ha generato una gran confusione. Ieri infatti era anche l’ultimo giorno per pagare l’Imu, la seconda rata dell’imposta municipale unica che è in carico per le seconde case.

Tutte queste scadenze hanno provocato diverse lamentele anche nel capoluogo. In città sono finiti “sotto assedio” gli uffici postali: stracolmo quello di via Fascetti, ressa in quello di via Volturno, dove nel pomeriggio è saltato persino il dispositivo di prenotazione automatica, facendo imbestialire gli utenti. Anche davanti agli sportelli bancari c’erano code interminabili. Mentre davanti all’ingresso del Broletto, in piazza Mercato, hanno ricordato con un cartello che la Tarsu non si poteva pagare presso l’ente locale.

AOrio Litta bollettini Tares in ritardo. «Chiederemo a Poste Italiane danni morali e materiali a tutela dei cittadini oriesi». Sbotta il sindaco Pierluigi Cappelletti di Orio Litta, paese dove si è verificato un “problema Tares” analogo a quello successo a Maleo e in altri Comuni della Bassa, causa i ritardi cronici di Poste Italiane.

«Ci siamo mossi per tempo per ottemperare alla legge che vuole che tutti i cittadini paghino entro il 16 dicembre la tassa dei 30 centesimi al metro quadro di spettanza allo Stato - spiega Cappelletti - . Avevamo preparato il modello F24, inviato alle Poste che, da contratto, dovevano pensare alla distribuzione. Ma le lettere indirizzate ai contribuenti oriesi sono state inspiegabilmente tenute ferme a Peschiera per settimane, giunte al deposito di Casale solo giovedì 12 dicembre. Abbiamo sollecitato le Poste per telefono, ricevendo una risposta incredibile: “Il postino di Orio è ammalato e le lettere sono ferme al deposito di Casale”». Due le strade da percorrere per il Comune di Orio: far finta di nulla e aspettare i tempi di Poste Italiane, oppure cercare di rimediare al disservizio.

«Abbiamo scelto di andare incontro ai cittadini - spiega il sindaco - garantendo la consegna diretta dei bollettini. Venerdì 13 dicembre abbiamo direttamente prelevato dal deposito di Casale la cassetta contenente le lettere e abbiamo proceduto a far recapitare i bollettini a domicilio attivando i nostri volontari. Venendo incontro ai cittadini che con senso civico chiedevano di poter pagare». Molte, infatti, le telefonate arrivate in municipio.

«Siamo stati sommersi di telefonate di cittadini che non volevano pagare in ritardo - conferma Cappelletti - . A questo punto, insieme con altri Comuni come noi danneggiati, valuteremo tutte le azioni legali possibili al fine di preservare la nostra immagine e per il grave disagio provocato dalle Poste agli utenti di Orio, che rischiano di vedersi sanzionare a causa di ritardi non imputabili a loro né al Comune».

Anche a Sant’Angelogravi disagi per il versamento della tassa rifiuti. Se il Comune ha deciso di tenere la cara e vecchia Tarsu, senza sposare al momento la Tares, non tutti hanno ricevuto in tempo i bollettini per il pagamento, in scadenza oggi (ieri per chi legge, ndr). Con buona parte della città alle prese con i ritardi dell’invio. Da Palazzo Delmati, però, il sindaco Domenico Crespi è già corso ai ripari, con un’informativa rivolta agli utenti, in cui chiarisce - nero su bianco - che non ci saranno more per chi paga in ritardo.

«È un patto tra galantuomini - ha spiegato - : quando arriva, si paga. Io ho saldato il giorno dopo averlo ricevuto e confido che faranno così anche gli altri santangiolini». La scelta di mantenere la Tarsu, a cui si somma la maggiorazione per i servizi indivisibili come previsto dalla nuova normativa in materia, va nel segno di tutelare le finanze delle famiglie, dato che l’applicazione della Tares avrebbe portato con sè un’impennata delle bollette.

Per aiutare i cittadini a districarsi nella partita rifuti, il comune di Sant’Angelo ha attivato uno sportello ad hoc, che sarà operativo fino al mese di gennaio per tutte le pratiche da svolgere. Da ieri e fino al prossimo 21 dicembre dalle 9 alle 13, come anche il 23, il 27, il 28 e il 30 dicembre, lo sportello sarà aperto anche la vigilia di Natale e quella di Capodanno dalle 9 alle 12.

Giorni utili per la consultazione anche a gennaio, il 4, il 7 e l’8, l’11, il 13, il 15 e il 18, sempre dalle 9 alle 13. Per ulteriori informazioni, si può consultare anche l’Ufficio Tributi, aperto ogni lunedì, mercoledì e sabato dalle 9 alle 13.

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