Tassa di soggiorno, aria di rivolta

Confronto teso sulla nuova imposta di soggiorno. Ieri mattina in Broletto c’è stata una riunione con gli albergatori della città e i rappresentanti dell’associazione di categoria. In discussione la decisione del Comune di Lodi d’imporre un prelievo sui turisti che si fermeranno a dormire negli hotel e bed and breakfast della città. Un annuncio che ha sollevato la protesta di diversi operatori, tanto che è stata anche ventilata l’ipotesi di fare un ricorso al Tar.

A presiedere il tavolo di lavoro c’era l’assessore Andrea Ferrari. «Non sono stati ancora definiti tutti i dettagli e la misura dell’importo che dovrà essere versato dagli albergatori – informa l’esponente della giunta Guerini -, di sicuro l’imposta dal primo settembre verrà applicata. Il gettito previsto è già stato conteggiato nel bilancio, quindi non si torna indietro. Per andare incontro agli operatori, abbiamo deciso di allungare un po’ i tempi dell’applicazione. A Milano infatti il prelievo partirà da luglio e a Bergamo c’è già. In base ai conteggi che abbiamo compiuto, risulta che nel corso del 2012 dovremmo incassare 35mila euro. Nel corso di un anno intero la stima è invece di un entrata di oltre 100mila euro». Secondo il regolamento in esame, l’imposta avrà un importo pro capite al giorno, che sarà calibrata in relazione alle varie categorie degli alberghi. La bozza di testo comprende anche diverse esenzioni, tra cui i pernottamenti nelle giornate di sabato, domenica e festivi, nonché per i minori di 18 anni. L’imposta verrà anche applicata per un massimo di cinque pernottamenti consecutivi e i proventi riscossi dovranno essere utilizzati dall’amministrazione municipale per finanziare interventi sul turismo. «Il costo sarà pari a meno di 1 euro per ogni “stella” degli hotel, da applicare ad ogni pernottamento. L’importo esatto verrà definito a breve – aggiunge Ferrari -. In ogni caso questa imposta deve essere inserita nella manovra che abbiamo presentato». All’incontro sono intervenuti Bruno Milani della Confcommercio: «Tra due settimane è già fissato un altro confronto con il Broletto, per trovare una soluzione condivisa». E Carlo Opizzi, rappresentante degli albergatori del Lodigiano: «Chiediamo che l’imposta non venga applicata, come tra l’altro hanno fatto altri centri come Pavia. Mi auspico che si trovi una via d’uscita il prima possibile».

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