Tasi, assalto ai Caf

Servizi fiscali sotto assedio. E non poteva essere altrimenti. Oltre alle consulenze per compilare il modello 730, infatti, quest’anno ci sono l’Imu sulla seconda casa e la Tasi. Così a Lodi il Caf Cisl ha superato di gran lunga la quota delle mille prenotazioni, la Cgil è andata oltre le 600 richieste, la Uil cerca di ricevere una ventina di lodigiani al giorno per far fronte alle domande. Molti comuni, tra cui Lodi, hanno messo a disposizione un servizio per il calcolo della Tasi, piuttosto complesso per l’elevato numero di variabili da tenere in considerazione; i posti a disposizione, però, si sono esauriti velocemente e chi è rimasto senza un “salvagente” si è rivolto ai sindacati o alle Acli.

Nel caso dei comuni, la consulenza è gratuita, nel caso dei Caf si deve pagare una cifra per il servizio offerto, che solitamente varia tra iscritti e non iscritti.

In piazzale Forni, a Lodi, gli uffici sono all’opera: «Fortunatamente abbiamo una struttura flessibile in grado di far fronte a questa situazione - spiega Mario Uccellini, segretario della Cisl Asse del Po -, il personale lavora su più turni, sabato compreso. Rispetto all’anno scorso, i numeri sono in crescita».

I tempi variano ovviamente da pratica a pratica, da persona a persona. «Siamo stati presi alla sprovvista - dice Domenico Campagnoli, segretario generale della Cgil, con sede in via Lodivecchio -, mi riferisco ai confederali, e questo perché non avevamo gli strumenti informatici a disposizione per il calcolo della Tasi, strumenti che adesso abbiamo ottenuto. I tempi di prenotazione erano strettissimi».

La Uil riceve i cittadini in corso Mazzini e in viale Pavia: «C’è stato effettivamente un assalto - dichiara Santo Bolognesi, segretario provinciale della Uil -, i Comuni ci hanno lanciato un grido d’allarme per avere un aiuto. Spesso ad avere difficoltà sono gli anziani, che fanno confusione con i nuovi tributi e tra la Tasi e la Tari. La procedura per calcolare la Tasi non è affatto semplice, per questo in alcuni casi e per alcune pratiche c’è bisogno di più tempo».

Nel frattempo l’Ordine dei commercialisti accusa i comuni del Lodigiano di aver approvato aliquote e regolamenti Tasi per “fare cassa”, dal momento che il Governo «rendendosi conto delle difficoltà tecniche (...) ha annunciato il rinvio della scadenza del pagamento a ottobre ma, inspiegabilmente, soltanto per i cittadini che risiedono nei comuni che non hanno provveduto all’approvazione di aliquote e regolamenti entro il 23 maggio scorso».

L’assessore del Broletto Erika Bressani respinge le accuse: «Una volta che i comuni fanno le cose per tempo vengono rimproverati. Chi non ha approvato aliquote e regolamenti non l’ha fatto per bontà ma perché andava a elezioni, una decisione comprensibile. Mi sembra che l’ordine difenda più se stesso che i cittadini. Noi abbiamo fatto tutto quel che potevamo, senza applicare sanzioni per i pagamenti in ritardo».

E intanto anche i commercialisti criticano le scelte di palazzo Broletto

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